CACCIA: LE DELEGAZIONI LIPU SI MOBILITANO IN TUTTA ITALIA CONTRO “CACCIA SELVAGGIA”

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Appello per la natura alla società civile, al mondo della scienza e agli amministratori:

“Si cancelli subito l’articolo 38 della legge Comunitaria, che ha eliminato

i limiti temporali alla stagione venatoria”

 “Non permetteremo lo stravolgimento delle leggi sulla natura in Italia, che sono il frutto del ventennale impegno ambientalista e rappresentano la garanzia per un’Italia migliore”.

Lo dichiara il vicepresidente della LIPU-BirdLife Italia, Fulvio Mamone Capria, a nome delle 110 delegazioni LIPU di tutta Italia.

“L’approvazione in Senato dell’articolo 38 della legge Comunitaria è l’ennesimo segnale di quel tentativo, ormai palese, di assalto alle storiche leggi nazionali sulla tutela della natura. Prima il disegno di smantellamento della legge 157/92, la normativa nazionale che regola l’attività venatoria nel nostro Paese, da parte del senatore Orsi, con le sue anacronistiche richieste sull’ imbalsamazione, i richiami vivi, l’uso di uccelli come zimbelli, la caccia lungo le rotte di migrazione o la concessione del fucile a sedici anni.

Poi i tentativi di svilire gli strumenti di conservazione della Rete Natura 2000, la rete di protezione della biodiversità dell’Unione europea. E ora questa pessima norma della legge Comunitaria, che apre un baratro sui calendari venatori, dando alle regioni la possibilità di ampliare la caccia oltre i limiti attuali compresi tra il 1° settembre e il 31 gennaio e di praticare la caccia ai migratori aggravando le infrazioni comunitarie già aperte dall’Unione Europea contro l’Italia.”

“Questi attacchi – prosegue il vicepresidente LIPU – vogliono colpire quella cultura del rispetto della natura largamente condivisa dagli italiani, per i quali, anche grazie al nostro lavoro di educazione rivolto agli adulti e ai più giovani, la natura è un prezioso patrimonio da conoscere e difendere.”

“In decenni di azione attenta e appassionata sul territorio, gli attivisti della LIPU e gli ambientalisti in genere hanno creato oasi naturali, protetto e curato animali selvatici, difeso il territorio dall’incuria e dalla distruzione, promosso l’educazione ambientale. Insomma hanno contribuito a rendere l’Italia un Paese migliore, più bello e civile.”

“Anche e soprattutto per questo non assisteremo passivi al concretizzarsi di questi tentativi:  abbiamo già avviato in tutta Italia la mobilitazione di delegati e attivisti, perché diffondano ovunque la petizione LIPU per il Presidente del Consiglio, presente anche su www.lipu.it, e coinvolgano chiunque in questa battaglia per la natura: dal mondo della cultura a quello della scienza, dalle istituzioni locali alle associazioni e all’intera società civile.”

La LIPU di Capitanata ricorda che localmente, importanti aree naturali, come le zone umide ad esempio, sono esposte alla vergognosa piaga del bracconaggio, vale a dire l’attività di caccia eseguita secondo metodi, mezzi e periodi non consentiti.

Ecco: una deregulation cosi sconsiderata permetterebbe la pratica di attività venatorie oggi non consentite legalizzando di fatto quello che oggi è bracconaggio, con danni irreparabili per patrimoni di inestimabile valore ancora oggi presenti in provincia di Foggia e in Puglia. 

Foggia, 4 Febbraio 2010

LIPU – Sezione prov.le Foggia www.lipucapitanata.it