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TORNA IL 3 e 4 OTTOBRE L’EUROBIRDWATCH

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IL PIU’ IMPORTANTE EVENTO EUROPEO DEDICATO AL BIRDWATCHING.

LA  LIPU  PROPONE  LE  AREE  NATURALI  AL  PUBBLICO

In Capitanata appuntamento con la LIPU alle zone umide costiere: Lago SALSO  e SALINE di Margherita di SavoiaEBW2009 locandina

Torna questo fine settimana l’“EuroBirdwatch”, il più grande evento europeo dedicato al birdwatching. La manifestazione, che si svolgerà contemporaneamente in tutti i paesi europei, si terrà anche in Italia in molte aree naturali del Paese. A livello nazionale EuroBirdwatch è patrocinata dal Corpo forestale dello Stato, da FederParchi e dal Ministero Ambiente.

L’EuroBirdwatch, coordinato da BirdLife International, la più grande rete mondiale di associazioni per la tutela della natura e degli uccelli selvatici (LIPU è il rappresentante italiano), prevede il coinvolgimento di partecipanti nell’osservazione diretta della fauna selvatica

Protagonisti in questo periodo sono ovviamente gli uccelli migratori che si spostano dal nord europa verso sud transitando e sostando anche in Italia: Fenicotteri, Falchi di palude, Anatre, Aironi saranno quindi tra gli animali osservabili.

Filo conduttore del tema di quest’anno è proprio la campagna europea “Born to travelwww.borntotravelcampaign.com per la tutela dei migratori e delle rotte migratorie tra Europa e Africa. Numerose sono le minacce: agricoltura intensiva e degrado del territorio in Europa, deforestazione in Africa, caccia illegale nel Mediterraneo.

In Puglia, la LIPU propone due visite presso uno dei comprensori naturali tra quelli di maggiore interesse nel Mediterraneo, le zone umide del golfo di Manfredonia e precisamente:

>  DOMENICA 4 OTTOBRE, con il patrocinio del Parco Nazionale del Gargano e del Comune di Manfredonia, l’appuntamento è per le ore 9.30 presso l’ingresso dell’OASI LAGO SALSO nel Parco Nazionale, sulla Strada statale litoranea 159 (Manfredonia – Margherita di Savoia) al km 7,2.

>  SABATO 3 e DOMENICA 4 alle ore 9.00, la visita è prevista alla Riserva Naturale delle Saline di Margherita di S.. Qesto evento gode del patrocinio del Comune di Margherita di Savoia e di AtiSale e della guida del Corpo Forestale dello Stato, gestore della Riserva.

Logo EBW 2009L’elenco completo degli eventi è pubblicato sul sito Internet www.lipu.it .

PER INFORMAZIONI sugli eventi in Capitanata : Tel. 339/5852908 (lago Salso) 338.6216349 (RN Saline)  – E-mail lipu.fg@tin.it

AGRICOLTURA PUGLIA, LIPU CHIEDE MODIFICA DEL PIANO SVILUPPO RURALE (PSR)

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 “MANCANO MISURE ADEGUATE PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA BIODIVERSITA'”

Le richieste inviate all’assessore regionale Enzo Russo. Il Piano pugliese si colloca nelle ultime posizioni a livello nazionale per tutela di specie e habitat agricoli.

Il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Puglia è carente sotto il profilo
della conservazione degli habitat e della biodiversità e si colloca, sotto
questo profilo, agli ultimi posti a livello nazionale. Lo afferma la
LIPU-BirdLife Italia, che in una lettera inviata nei giorni scorsi a Enzo
Russo, assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, chiede un
incontro urgente per illustrare le proposte di modifica al PSR regionale e
segnala le poche risorse per la conservazione di habitat, flora e fauna
selvatiche, l’assenza di misure specifiche per importanti habitat come le
steppe, la presenza di misure con potenziali effetti negativi sulla biodiversità.

Con la revisione di medio termine (cosiddetta “Health Check“) della Politica
Agricola Comune (PAC) – spiega la LIPU – l’Unione Europea ha stanziato di
recente più fondi per lo Sviluppo Rurale al fine di affrontare le nuove
sfide ambientali, tra cui la mitigazione dei cambiamenti climatici, la
protezione delle acque e la conservazione della biodiversità. Temi sui quali
la regione Puglia è particolarmente esposta, in particolare al rischio di
desertificazione che incombe sul 90% del proprio territorio, aggravato da un uso insostenibile dell’acqua. Nella regione risultano inoltre frammentati e
degradati habitat naturali e seminaturali di grande importanza, con costante declino della biodiversità.

“L’opinione pubblica – dichiara Patrizia Rossi, Responsabile Agricoltura
LIPU – si aspetta provvedimenti a favore di un’agricoltura sostenibile, che
offra prodotti sani e ricavati da pratiche agricole che tutelano l’habitat e
aiutano la sopravvivenza delle specie degli ambienti rurali. Questo Piano
invece – conclude – va nella direzione opposta. Chiediamo dunque un cambio netto di rotta”.

Nella lettera inviata dalla LIPU all’assessore Russo, in particolare, si
evidenzia come il PSR pugliese ignori, per esempio, la grande rilevanza
naturalistica delle steppe, formazioni erbose seminaturali che vengono
utilizzate come pascolo permanente. Ambienti però dissodati, spietrati e
messi a coltura: dagli 80mila ettari degli anni Cinquanta, si è passati ai
29mila ettari del 2000. “I pascoli permanenti o steppe – fa notare Rossi –
portano non solo benefici alla biodiversità, ma svolgono funzioni ecologiche di grande rilievo come la fissazione dell’anidride carbonica, la protezione
del suolo contro l’erosione e la desertificazione, la regolazione delle
acque e degli equilibri idrogeologici”.

Secondo la LIPU, inoltre, il PSR non prevede aiuti per la zootecnia
biologica o per le colture da foraggio in agricoltura biologica, una
pratica – sottolinea la LIPU – indispensabile per una gestione corretta e il
ripristino delle steppe, e inoltre per favorire la diffusione della rotazione delle colture, la cui semplificazione è invece all’origine dell’impoverimento dei suoli e della riduzione della biodiversità negli ecosistemi agricoli.

Un’altra critica della LIPU al PSR si rivolge alla misura per la
diversificazione del paesaggio agricolo (la n.216 “Sostegno agli
investimenti non produttivi”), che prevede la messa a dimora di siepi,
boschetti e altri elementi tipici del paesaggio, misura che non risulta
accompagnata da una specifica azione agroambientale per la copertura dei
costi di manutenzione o la compensazione del mancato reddito per gli
agricoltori. Se non si porrà rimedio a questa carenza, la LIPU teme il
fallimento della misura.

Bene le domeniche ecologiche, ma adesso il Comune di Foggia deve fare di più

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Con quest’ultima Domenica Ecologica del 2008 si dà merito all’Amministrazione Comunale di Foggia, ed in particolare agli assessorati all’Ambiente ed all’Annona, di aver riattivato una buona pratica che ha riscosso un notevolissimo apprezzamento da parte della cittadinanza e che, si spera, possa costituire l’ultimo appuntamento di una nuova e lunga serie di domeniche ecologiche.

Purtroppo ci tocca anche sottolineare che durante il mandato elettorale del Sindaco Ciliberti, come peraltro durante i mandati dei suoi predecessori, nulla di particolarmente significativo e sostanziale è stato fatto per migliorare la qualità della vita della popolazione, dell’ambiente in cui questa vive e per la salvaguardia di quel po’ di ambiente naturale ancora presente nel territorio foggiano. Come peraltro documentato ampiamente da tutte le indagini statistiche che indagano sulla qualità della vita degli italiani. 

Il Parco Regionale dell’Incoronata rimane ancora un Parco sulla carta, poco percepito dalla popolazione ed esposto, oggi più che ieri, a danneggiamenti e scempi. Testimonianza ne è l’impressionante serie di incendi, aggravati spesso dall’imperizia degli organi di gestione e di controllo.

La limitazione del traffico in Via Arpi doveva essere il primo passo di un processo che conducesse all’ampliamento dell’attuale isola pedonale attraverso l’inglobamento della “Via dei Mercanti” e dell’antico centro storico, ma che nella realtà si è tradotto in un mezzo passo a causa dell’improvvisa marcia indietro sulla restrizione dell’orario di interdizione ai veicoli.

Importanti atti di pianificazione quali il Piano Energetico, il Piano Traffico, il Piano di Gestione dei Rifiuti ed il Piano Urbanistico, rimangono ancora documenti oscuri di cui pochi amici degli amici sanno, e ciò non costituisce un positivo esempio di trasparenza e reale soddisfacimento degli interessi generali della popolazione.

Il processo di Agenda 21 Locale è stato più volte avviato ed altrettante volte frettolosamente cassato, nel momento in cui la popolazione incominciava a comprenderne il significato e rivendicava il giusto diritto a partecipare ai processi decisionali.

Si potrebbe ancora parlare a lungo di quanto verde, mai rimpiazzato, si sia perso in Piazza Giordano, dei lavori che stanno interessando la Villa Comunale, e dell’ambiguo atteggiamento dell’Amministrazione circa il destino dell’IRIIP e dell’area ex-ippodromo.

Tutto ciò considerato le scriventi Associazioni chiedono al Sindaco di Foggia, ed alla sua Amministrazione, di:

  • Riattivare immediata il processo di Agenda 21 Locale al fine di consentire la partecipazione attiva della cittadinanza ai processi decisionali della Pubblica Amministrazione
  • Istituire la Domenica Ecologica ogni terza domenica del mese, con conseguente chiusura al traffico di un’area significativa della Città
  • Approvare un atto che sancisca in modo fermo e chiaro la volontà dell’Amministrazione Comunale di Istituire il “Parco urbano ed archeologico di Pila e Croce” nell’area ex-ippodromo, rigettando ogni ipotesi di cementificazione, anche parziale, o che possa prevederne una destinazione diversa
  • Chiudere definitivamente al traffico Via Arpi e disporre la conseguente inversione del senso di marcia dell’adiacente Via Manzoni
  • Rilanciare fortemente l’attività di salvaguardia e valorizzazione del Parco Regionale dell’Incoronata
  • Attivare immediatamente un’ampia informazione e discussione sul Piano Energetico, il Piano di Gestione dei Rifiuti, il Piano Traffico ed il Piano Urbanistico.

Considerato l’approssimarsi del rinnovo del Consiglio Comunale, tali punti costituiranno, per le scriventi Associazioni, il metro di misurazione di quanto fatto, e non fatto, dagli attuali amministratori.

Le scriventi Associazioni, come già le componenti del Comitato “Via Arpi da vivere” ,  rimangono in attesa di risposte  e convocazione.

Foggia, 16/11/2008

 Cicloamici Foggia FIAB                         Adriana Marzocco

Fai Foggia                                                    Marialuisa De Palma D’Ippolito                  

Italia Nostra – Foggia                                   Antonio Clemente

Legambiente – Foggia                                Leonardo Antonio Soldo

LIPU – Provinciale Foggia                                   Vincenzo Cripezzi

WWF – Foggia                                               Carlo Fierro

Verdi Ambiente e Società – Foggia            Pasquale Ventrella

Storie di ordinaria sensibilità verso la Natura

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Ma Politici ed Amministratori sono lontani

Quello ambientale, come noto, non è un panorama roseo: abusi ambientali, rapine alla Natura e carenze normative, unitamente alle disattenzioni del mondo politico, al di là di facili proclami, sono all’ordine del giorno.

La LIPU impegna specifiche energie nella tutela del territorio naturale e della Biodiversità a fronte di molteplici aggressioni, spesso colmando “scomode” lacune di Enti pubblici preposti.

Tuttavia non può passare in secondo piano l’attenzione di tante persone che nel piccolo quotidiano rappresentano uno spaccato di società civile sensibile alle problematiche ambientali e alla Natura in particolare.

Nei giorni scorsi la famiglia D’Amato rinveniva a Foggia una Folaga, evidentemente sorpresa nel mezzo delle violenti piogge. Tra intuibili difficoltà, si mobilitava alla ricerca di una soluzione e contattava la LIPU a cui veniva consegnato l’animale.

Constatata la vitalità e l’assenza di problemi, dopo le iniziali cure la Folaga veniva successivamente liberata presso l’invaso di Torrebianca sul Celone, guadagnando una insperata libertà, unendosi ad altri conspecifici che in questo periodo migrano dal nord nelle nostre zone per svernare, con la soddisfazione di chi l’aveva rinvenuta.folaga

In precedenza era toccato ad una specie decisamente più inusuale: il sig. Bevere rinveniva un rapace in difficoltà nell’area del basso Fortore e gli prestava le prime attenzioni, anche qui non senza difficoltà a causa di artigli ed indole non proprio confidenziale.

Anche in questo caso veniva contattata la LIPU che, recuperando l’animale, poteva identificarlo come un raro e giovane esemplare di Astore, una specie di assoluto rilievo legata ad ambienti forestali e di macchia mediterranea.

L’animale aveva un’ala con le remiganti danneggiate che lo rendevano al Astore recuperatomomento  inabile al volo ed è stato quindi conferito al Centro Recuperi regionale per tramite della Polizia Provinciale. Anche in questo caso l’importanza di salvare anche un solo individuo di questa specie dalle esigue popolazioni faceva il paio con la soddisfazione di chi l’aveva rinvenuto, nella speranza che possa essere restituito ad un ambiente sano ed integro.

Ancor prima, la giornata europea del Birdwatching promossa in Italia il 4 e 5 ottobre dalla LIPU, vedeva localmente quasi un centinaio di persone EUROBIRDWATCH 2008 093partecipare alle visite presso le zone umide del lago Salso e delle Saline di Margherita di Savoia.

Malgrado il maltempo di quei giorni, bambini e adulti venivano a contatto con Anatre ed Aironi manifestando alla LIPU e al Corpo Forestale la meraviglia e le aspettative per una Natura più tutelata e meno bistrattata dall’avidità di pochi.

Persone “normali”, non una sparuta minoranza ma una realtà, probabilmente silenziosa e trascurata dai media, rappresentativa di una sensibilità diffusa su cui il volontariato ambientalista e la LIPU in particolare basa le proprie attività di tutela e conservazione del patrimonio naturale.

Per tanti Politici ed Amministratori, che fanno molta teoria e poca pratica, una lezione morale.      

Foggia, 15.11.2008                                 LIPU Sezione prov.le Foggia

Ancora Eolico selvaggio. Regione Puglia, ambigua, sostiene la liberalizzazione dell’eolico

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 Una pesante sentenza del TAR e i suoi effetti sul territorio

LIPU, VAS e WWF, denunciano la situazione di caos che sta interessando il settore dell’eolico in Puglia e che determinerà conseguenze negative sul territorio e sulla biodiversità di questa regione.

La politica regionale, infatti, attenta alle istanze delle lobby economiche piuttosto che alla effettiva salvaguardia del territorio e della biodiversità dalla diffusione smoderata dell’eolico industriale, ha recentemente aggravato la deregolamentazione in materia di valutazione di progetti eolici, con un deplorevole atto che modifica e depotenzia il Regolamento sulle ZPS (Zone di Protezione Speciale). Viene esclusa la fascia di rispetto prima individuata e l’obbligo della V.I. (Valutazione di Incidenza) nella stessa per tutti i progetti eolici presentati prima dell’entrata in vigore dello stesso regolamento, anche se il parere ambientale è ancora in itinere !

LIPU, VAS e WWF ricordano che il Regolamento Regionale sulle ZPS, necessario per arginare una procedura di infrazione comunitaria, era stato oggetto di concertazione, evidentemente solo coreografica, con rappresentanze della società civile.

Un altro vantaggio per la speculazione eolica che avrà cosi gioco più facile anche a ridosso di quelle aree della Rete Natura, basilari per la tutela della Biodiversità, già pesantemente intaccate e assediate da questi impianti industriali, grazie anche alla “leggerezza” delle valutazioni ambientali regionali. 1644 torri eoliche (2600 MW) discutibilmente realizzate o approvate positivamente al parere ambientale, di cui ben 1544 torri (oltre 2400 MW) hanno goduto dell’ESCLUSIONE dalla procedura di VIA, integrando cosi l’assenza di adeguata evidenza pubblica nei procedimenti !!!!  E senza la programmazione del Piano Energetico, privo di Valutazione Ambientale Strategica e di Valutazione di Incidenza ai sensi di legge, “adottato” dalla Giunta ma non ancora “approvato”.

Piuttosto che preoccuparsi di mediare l’aggressione eolica, già spinta da incentivi sproporzionati, con regole chiare e qualificate a beneficio della collettività e del territorio, la Regione aveva già intrapreso una iniziativa, ad avviso delle associazioni, negativa e dannosa: la deregolamentazione di singoli impianti eolici fino a 1 MW (torri da 100 m di h e rotori da 70-80m diametro), escludendoli dalla autorizzazione regionale, dalla verifica ambientale e assoggettandoli alla semplice D.I.A. (Dichiarazione di Inizio Attività).

Ecco le conseguenze: una regione nel caos ! Comuni letteralmente assediati, oltre che da decine di progetti di centrali eoliche, ora anche da valanghe di D.I.A. per macchine da 1 MW. Una situazione che manda in tilt gli uffici comunali con conseguenti ricorsi amministrativi delle società e che rende vane quelle speranze di un corretto governo del territorio.

Chi gioca col fuoco prima o poi si scotta. Su ricorso presentato da società della Murgia, infatti, il TAR Puglia ha recentemente emesso una sentenza pesantissima, affermando che non è possibile individuare a priori queste aree (SIC e ZPS) come non idonee. Una sentenza dalle conseguenze estreme, che sostanzialmente rimuove il divieto di realizzare impianti eolici in SIC e ZPS (aree della Rete Natura 2000) dai Regolamenti Regionali in materia di ZPS e di eolico.

Innegabile, quindi, il FUORI CONTROLLO TOTALE della proliferazione eolica in Puglia determinato dalle insufficienze della politica a cominciare da quella regionale, che implicitamente ha  collocato in secondo piano i valori inalienabili del territorio a vantaggio degli interessi dell’industria eolica ed in nome di uno sviluppo delle “fonti rinnovabili”.

Ancora una volta, quindi, le associazioni ritengono doveroso ribadire la necessità che in Puglia si dia vita ad un serio e concreto governo dell’eolico industriale in nome del quale sono già state letteralmente sacrificate alcune tra le aree naturali più importanti della nostra regione. Agli slogan ed alle dichiarazioni di principio e di volontà degli amministratori regionali, sarebbe ora che seguissero azioni concrete tese a consolidare e non a smantellare quei pochi, positivi risultati faticosamente raggiunti nel tentativo di porre un argine normativo all’impeto di un settore industriale caratterizzato, per assurde convergenze normative, da incentivi economici
sproporzionati, enormemente superiori alla media europea.

Le Associazioni Ambientaliste riservandosi ogni azione di contrasto,
ritengono ormai intollerabile quello che sta accadendo in Puglia e non più rinviabile l’adozione di strumenti normativi che devono essere giuridicamente “blindati”.

Foggia, 13 ottobre 2008           LIPU Puglia         VAS Puglia         WWF Puglia