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Q8/Energas, appello LIPU a referendum

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NO al mega impianto industriale di Manfredonia.

Nuovo scandalo: gli elettori ricevono lettere di propaganda dalla società ! 

Presso il Ministero allo Sviluppo Economico sono ormai approdati manifesto Cicogne NoEnergastutti i pareri e le valutazioni (positivi e negativi) sul deleterio progetto della Q8-Energas e all’autorità ministeriale non resterebbe che decidere.

Sullo scandaloso parere ambientale positivo espresso dal Ministero Ambiente gravano ricorsi pendenti al TAR Puglia, intrapresi dalla LIPU, dal Comitato Caons e dall’Amministrazione Comunale.

In un paese normale i pareri negativi, espressi invece da Regione e Comune di Manfredonia sul piano urbanistico-territoriale, dovrebbero determinare un diniego al progetto da parte del MiSE, per contro è di tutta evidenza l’inclinazione ministeriale a privilegiare grandi opere senza rispetto delle comunità locali che lascia intuire una certa accondiscendenza in favore della lobby industriale della Q8/Energas.  E’ di tutta probabilità che gli uffici del MiSE possano rimettere la decisione al Consiglio dei Ministri, come prevede la normativa in materia in caso di pareri contrastanti.  no grazie

In questo stato dell’arte e in un clima pesante con manifestazioni e contestazioni al progetto si inserisce il Referendum cittadino di domenica prossima giorno 13 sull’insediamento industriale. “Da fine anni 90 – evidenzia Enzo Cripezzi della LIPU – questo assurdo impianto viene proposto nel prezioso comprensorio di Manfredonia, in SIC e ZPS, sul confine del Parco Nazionale del Gargano, sulla testa di una comunità provata da decenni di conseguenze del disastro Enichem. Quella di Manfredonia è una triste storia ma che deve volgere verso un epilogo positivo respingendo questo progetto anche con il NO al referendum.”

Dopo i disastri dell’Enichem (ma non solo) Manfredonia può e deve voltare pagina affermando un chiaro NO referendario al progetto della Q8/Energas. “Siamo consapevoli dei limiti e ritardi di questo referendum e che esso non esaurirà la vertenza in atto – aggiunge Cripezzi – ma la situazione è delicata e questa rappresenta un’occasione per far sentire il peso di una popolazione defraudata di qualsivoglia coinvolgimento su una iniziativa industriale lesiva degli interessi collettivi”.

E’ anche con la forza d’urto della popolazione – ribadiscono alla LIPU -, espressa in maniera pacifica e determinata al referendum, che si avrà maggiore forza per rivendicare il rispetto di questo territorio e quindi il respingimento di questo nefasto progetto. Ciò non di meno la vertenza proseguirà nei confronti degli uffici governativi e in sede di TAR ma approderà anche in sede UE, per la violazione delle direttive comunitarie con il pessimo parere ambientale espresso dal Min. Ambiente.

Intanto la Q8/Energas non perde occasione per mostrare la sua politica strisciante: oltre alla lettera istituzionale dell’ufficio elettorale comunale, agli elettori manfredoniani è pervenuta anche una sconcertante lettera della società, in cui sfoggia una propaganda edulcorata. Al di là di menzogne e qualunquismo contenuto nella lettera della Q8/Energas… Come sono stati ottenuti nominativi e indirizzi? Come è possibile violentare cosi disinvoltamente la privacy dei cittadini chiamati al voto?

Quest’ultimo atto conferma i metodi bassi e gli interessi esponenziali della Q8/Energas che mira solo a fare cassa con uno dei più lucrosi affari nazionali. Ma sulla pelle di Manfredonia !

Domenica 13 novembre i Manfredoniani facciano invece valere la dignità di CITTADINI con un secco NO al referendum sull’insediamento della Q8/Energas.

Foggia, 10.11.2016                                       LIPU Onlus – coord. della Puglia

Q8/Energas: Foggia come Viareggio ?!

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Trascurati i rischi del trasporto GPL e i condizionamenti urbanistici in area Parco.   Dopo il ricorso contro il parere VIA, la LIPU interviene presso il MISE.

29 giugno 2009, ferrocisterne cariche di Gas di Petrolio Liquefatto (GPL), entrano nella stazione ferroviaria di Viareggio. Un incidente coinvolge il convoglio con la fuoriuscita dell’idrocarburo che prende fuoco devastando lo scalo ferroviario ma anche le aree abitate che lo circondano. Quell’evento tragico entrerà tristemente nella storia con la sua pesante contabilità di vittime e distruzione.

2016, al Ministero dello Sviluppo Economico è in corso la procedura autorizzativa per il gigantesco impianto di stoccaggio e movimentazione GPL della società Q8/Energas, presso Manfredonia, sul confine del Parco Nazionale del Gargano. Una procedura che fino ad ora fa acqua da tutte le parti, a cominciare dallo scandaloso parere di VIA positivo rilasciato dal Ministero Ambiente. Poi altri pareri sostanziali: quello positivo con prescrizioni del CTR, organismo deputato al vaglio della sicurezza ai sensi delle Direttive comunitarie in materia recepite dall’Italia, oltre a quelli negativi di Regione e Comune, per aspetti urbanistici.

La LIPU evidenzia come i rischi esponenziali derivanti da incidenti rilevanti siano tutt’altro che correttamente valutati! A cominciare dal notevole traffico annuo relativo al trasporto del GPL in uscita dall’impianto: fino a 50 navi gasiere da 2000 tonnellate, 7.300 autobotti da 18 tonnellate, 4000 autocarri da 5 tonnellate in bombole e, in particolare, 200 convogli da 480 tonnellate in 12 ferrocisterne. Quest’ultima movimentazione, per tutte le direzioni, si concentrerebbe nel passaggio obbligato tramite le aree ferroviarie di Foggia, circondate da aree residenziali densamente abitate, inevitabilmente coinvolte in caso di incidente ! A ciò si aggiungerebbe il condizionamento sul piano urbanistico di queste aree contermini ai tracciati ferroviari.

Analogamente, l’area del Parco Nazionale del Gargano confinante con l’impianto subirebbe un compromettente e paradossale condizionamento negativo sul piano della gestione territoriale. Dovrebbe essere invece il progetto Energas a sottostare alla strumentazione urbanistico – territoriale rispetto ale necessità dell’area protetta !

Perfino la banale osservazione di Cicogne o di orchidee in zona da parte di gruppi e appassionati – accusa Cripezzi della LIPU –, dovrebbe subire restrizioni e limitazioni in ordine al rischio di incidenti, cosi come l’invasività dell’impianto determinerebbero un pesante effetto detrattore e quindi un depotenziamento nella pianificazione e valorizzazione territoriale sull’area Parco”.

La LIPU è quindi intervenuta con una articolata nota, indirizzata al MISE, significandone risvolti di carattere legale, nonché al Comune di Foggia e all’Ente Parco del Gargano, affinché questi ultimi Enti siano coinvolti nella procedura e in ogni caso affinché Parco e Comune di Foggia assumano posizione in tal senso.

Con la stessa nota la LIPU ha sollecitato anche la Provincia di Foggia (Presidente e dirigente Assetto del Territorio). Infatti, malgrado coinvolta nella procedura, la Provincia non pare aver partecipato attivamente alle conferenze di servizi, pur essendo un Ente deputato al governo del territorio coinvolto con il proprio strumento urbanistico (PTCP).  appello contro Energas

Contro il pessimo parere ambientale rilasciato dal Ministero dell’Ambiente, la LIPU ha recentemente presentato ricorso straordinario al Capo dello Stato, allo scopo di ampliare la sfera di motivazioni da eccepire. E’ di qualche giorno fa la richiesta di Energas, di trasporre il predetto ricorso presso il TAR Puglia.

“Invitiamo – prosegue Cripezzi – a sostenere la LIPU in questa impegnativa battaglia legale, e non solo legale. Non possiamo permettere l’ennesima aggressione dopo decenni di vilipendio territoriale”. Una slide riassuntiva dell’appello circola sui canali web e social a sostegno dell’associazione.

Foggia, 20.07.2016                                            LIPU Onlus – sezione prov.le Foggia

Manfredonia, mega deposito Energas.

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Prove tecniche di devastazione, danneggiati i pascoli dell’area ! 

Energas e Comune si incontrano: dalla società chiacchiere, dal Comune si aspettano atti concreti. Associazioni chiedono “Inchiesta Pubblica” sulla VIA e incontro al Parco del Gargano. 

Nei giorni scorsi è stato reso noto un incontro tra Amministrazione Comunale di Manfredonia e Energas Spa circa il “progetto-bubbone” del deposito industriale di GPL. Ne è emersa la contrarietà del nuovo governo cittadino, con un cambio di rotta rispetto allo sconcertante immobilismo della precedente amministrazione.

Ma nel frattempo emerge un episodio ph Lipu Fg- sito Energas pascoli distrutti1  molto grave: a fine luglio attivisti LIPU hanno constatato l’aratura sistematica della zona di progetto, con la distruzione dei prati aridi ivi presenti, cancellando preziose nidificazioni in atto e sottraendo notevoli risorse alimentari per altre specie immagine 017protette. Tutto in barba a Regolamenti Regionali. La LIPU ha presentato una  articolata denuncia al Corpo Forestale dello Stato.  

Associazioni ma anche Consiglieri, Partiti, parlamentari…. Nessuno vuole Energas. Come i cittadini, che continuano a firmare il proprio NO nella petizione promossa dal Coordinamento di Associazioni.   ph Lipu Fg- sito Energas pascoli maggio15   Il Comune avrebbe sposato cosi le tante voci contrarie (a cominciare dal Coordinamento Cittadino di cui è parte la LIPU) che da un anno e mezzo incalzavano il silenzioso Sindaco Riccardi, a capo della vecchia (e nuova) amministrazione. Tuttavia i termini di tale incontro non sono chiari e la LIPU ne ha chiesto il verbale in nome di una trasparenza che sulla questione tarda ad arrivare.

Il comune di Manfredonia ha già perso troppo tempo! Alle recenti affermazioni di contrarietà devono fare seguito atti concreti nei confronti dei procedimenti autorizzativi !     A fronte della notifica oltre un anno e mezzo fa sull’avvio del procedimento di VIA a cura del Ministero Ambiente, il Comune è rimasto silente malgrado le sollecitazioni della società civile. Si rischia seriamente che la VIA si concluda senza alcuna determinazione del Comune !          Lo stesso dicasi per il procedimento autorizzativo che sta per avviarsi al Ministero allo Sviluppo Economico.

“Il Comune – evidenzia Cripezzi della LIPU – in autotutela può ancora affermare e motivare un netto NO, sia nell’ambito del procedimento di VIA, per l’importanza ambientale dell’area e le diverse prospettive di indirizzo che dovrebbe avere, e sia nell’ambito della procedura al MISE dove è necessario ciò che la LIPU predicava senza ascolto già a margine della condanna comunitaria per il danneggiamento della ZPS: riportare da industriale ad agricola la cosiddetta insula DI49”. Ancor più oggi nello spirito del Piano Paesaggistico Regionale.

“Siamo stufi delle chiacchiere di Energas osannate dall’ing. Marino – continuano alla LIPU – , con il progetto sarebbero consumati quasi 20 ettari di prezioso territorio e una più enorme estensione del circondario ne verrebbe frammentata con effetti inaccettabili per biodiversità, paesaggio e urbanistica, in spregio alle più avanzate logiche di concezione di questo bene inalienabile. Per la collettività nessun vantaggio concreto e durevole, solo danni e rischi esponenziali. Né si intravede alcuna coerenza con una seria pianificazione energetica. L’unico vantaggio– taglia corto Cripezzi – sarebbe la crescita di contanti nelle tasche di Energas”.

Anche per questo sono inqualificabili le posizioni di Energas che, per rivendicare il rapido rilascio della VIA, interpreta minacciosamente l’art. 41 della Costituzione richiamando che “L’iniziativa economica privata è libera”.       Ma è un’appropriazione indebita della Costituzione, di cui si omette allo stesso articolo che tale iniziativa “…non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. E che all’art.42, precisa che La proprietà privata è riconosciuta e garantita ….. allo scopo di assicurarne la funzione sociale ……, con buona pace delle pretestuose aspettative di Energas.

Intanto LIPU e Coordinamento Cittadino hanno chiesto al Ministero dell’Ambiente la indizione urgente di una “Inchiesta Pubblica” sul procedimento di VIA, mentre al Presidente e al Direttore del Parco del Gargano un incontro urgente sul parere in capo a tale Ente circa la Valutazione di Incidenza.

Foggia, 6.8.15                                                    LIPU – sezione prov.le Foggia

Mega impianto Energas-Q8 in ZPS a Manfredonia

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LIPU: degrado territoriale a scapito di interessi collettivi.

E dopo la UE scrive a Parco del Gargano e Regione Puglia.        Comune ancora assente.  

Sulla vertenza Energas-Q8 la LIPU ribadisce netta opposizione al mastodontico progetto: una iniziativa industriale che comprometterebbe, direttamente e indirettamente, un’enorme area della Zona di Protezione Speciale, per di più sul confine di quel Parco Nazionale del Gargano, a suo tempo individuato  con confini speculativi (ora è più chiaro perché).

La colonizzazione territoriale e “mentale” di Energas è inaccettabile – afferma Enzo Cripezzi, esponente della LIPU –, stiamo assistendo a una carovana di bugie e di omertà mediatiche tipiche di queste situazioni in cui prevale la pretesa di un potere economico a esclusivo vantaggio di pochissimi soggetti ma con la sottrazione di valori territoriali a scapito della collettività.”.

ZPS spiriticchio Energas con Cicogne

Nell’ambito del procedimento di VIA, cui la LIPU aveva prodotto controdeduzioni, il Ministero Ambiente sembra piegarsi all’aggressività di Energas, complice anche la latitanza delle istituzioni locali sebbene sollecitate dalla società civile. Istituzioni, paradossalmente (e utilmente), non coinvolte dal Ministero nella predetta procedura di VIA.

Quella di Energas è una storia di procedimenti e ricorsi, di un perimetro del Parco condizionato, di interpretazioni farlocche sul valore ambientale delle aree interessate e di strumentalizzazioni sulla chiusura della procedura di infrazione comunitaria (innescata dalla LIPU, proprio per la distruzione cagionata dalla industrializzazione fuorilegge del contratto d’area di Manfredonia nella ZPS), fino alla condanna dell’Italia da parte della Corte di Giustizia europea.

Condanna che fu insabbiata con cosidette “compensazioni” ambientali, senza che però arginassero le fameliche mire industrialiste sulla ZPS.                          Energas ne è l’esempio sfacciato, interpretandole a suo uso e consumo, come se le compensazioni fossero omnicomprensive di ulteriori saccheggi, in stile “chell che è stato e stato scordammece o’passato…”.

Un atteggiamento intollerabile che la LIPU sta stigmatizzando nei confronti della stessa Commissione a Bruxelles.                            La LIPU ha anche trasmesso una nota all’Ente Parco Nazionale del Gargano e agli organi politici e amministrativi della Regione Puglia affinché assumano le determinazioni del caso, anche alla luce della condanna comunitaria che la LIPU sta “risvegliando” alla Commissione Europea, e che si costituiscano in ricorso al Tribunale Amministrativo per scongiurare la distruzione di questo pezzo di territorio. Come si posizioneranno Parco e Regione ?

Appare quindi stucchevole la querelle apparsa sulla stampa, a cominciare dalla presunta legittimità dei procedimenti sbandierata da Energas: comunità locali ed Enti interessati non sono stati coinvolti e, guarda caso, la pubblicazione dei documenti di VIA sul sito Ministeriale è stata gravemente tardiva, quindi fuorilegge, rispetto all’avviso di deposito del progetto formulato da Energas. E’ solo uno degli elementi che potrebbero rientrare in una denuncia di carattere penale per il mancato rispetto delle norme procedurali.

Ma alla LIPU auspicano anche un miracolo.                                                            Che politici e parlamentari di Capitanata con responsabilità di governo escano allo scoperto e che il Comune di Manfredonia batta un colpo: nulla si sa del suo operato mentre Energas sostiene di aver “riscontrato un rinnovato interesse a livello locale” (!!!).

Sindaco Riccardi aspettiamo un suo contributo, concreto e fattivo, ora, prima che i giochi siano fatti. Ci permettiamo di segnalare – concludono dalla Associazione ambientalista – che questo mega impianto ricade sul SUO territorio!”.           Chiedere è lecito, rispondere è cortesia….

Foggia, 10.03.15                                                       LIPU prov.le Foggia