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IL TAR SUL PARCO DEL GARGANO: RICONSEGNA LA POLTRONA AL PRESIDENTE MA LASCIA IRRISOLTI I PROBLEMI

 

La sentenza del TAR Puglia, osservano LIPU e WWF, restituisce a Gatta la poltrona di presidente del Parco del Gargano sulla base di aspetti procedurali che hanno esclusivo valore amministrativo ma che certamente non possono indurre alcun concreto effetto positivo sulla grave situazione nella quale versa il territorio e la natura dell’area protetta.

A prescindere dagli esiti giudiziari, permangono, infatti, le annose ed inconfutabili problematiche sollevate dalle associazioni ambientaliste relativamente alle carenze sulla tutela ambientale che vanno dal diffuso abusivismo edilizio e relativa assenza di abbattimenti nonostante la disponibilità dei finanziamenti ministeriali alla mancata adozione del Piano del Parco che rappresenta lo strumento fondamentale per la tutela e la valorizzazione del territorio.

A proposito di questo basilare strumento di pianificazione, LIPU e WWF osservano che in soli due mesi il commissario straordinario ha rimesso sul tappeto la questione, riprendendo l'incartamento e riavviando l'iter di approvazione impaludato dall’agosto del 2005. Le stesse associazioni ricordano che in un incontro del 2006 con gli ambientalisti, le ultime parole famose dei vertici del Parco furono “…entro dicembre il Piano sarà adottato… al massimo entro febbraio 2007” !

Per LIPU e WWF sono anche preoccupanti le diffuse irregolarità amministrative, contabili e finanziarie nella gestione dell’Ente rilevate dagli ispettori della Ragioneria Generale dello Stato.

Cosa succederà adesso? L’auspicio delle Associazioni, che è quello che dovrebbero avere tutti coloro che hanno veramente a cuore il Gargano, è che si possa giungere in breve almeno ad un Piano del Parco, non realizzato per effetto dei pesanti condizionamenti dei suoi nemici e delle lobby del cemento, ma che costituisca davvero la prima pietra per la rinascita di questo straordinario territorio.

Foggia, 25.04.2008         LIPU Sez. di Foggia         WWF Sez. di Foggia

TORNA IL 6 e 7 OTTOBRE L’EUROBIRDWATCH, IL PIU’ IMPORTANTE EVENTO EUROPEO DEDICATO AL BIRDWATCHING.

 

LIPU E CORPO FORESTALE DELLO STATO APRONO OASI E RISERVE

 DOMENICA 7 OTTOBRE   Appuntamento con la LIPU alla zona umida LAGO SALSO Torna sabato 6 e domenica 7 ottobre 2007 l’“EuroBirdwatch”, il più grande evento europeo dedicato al birdwatching. La manifestazione, che si svolgerà contemporaneamente in 28 Paesi europei, si terrà in Italia nelle 32 Oasi e Riserve gestite dalla LIPU e in altre decine di siti naturalistici (parchi, riserve, siti di Rete Natura 2000, aree importanti per gli uccelli “IBA”), fra cui 42 riserve naturali dello Stato gestite dal Corpo Forestale dello Stato. Localmente, la sezione prov.le della LIPU di Foggia, con il patrocinio del Comune di Manfredonia e del Parco Nazionale del Gargano, organizza l’EUROBIRDWATCH nella giornata di DOMENICA  7 OTTOBRE . L’appuntamento è per le ore 9.30 presso l’ingresso dell’OASI LAGO SALSO nel Parco Nazionale del Gargano, sulla Strada statale litoranea 159 (Manfredonia - Margherita di Savoia) al km 7,2. I partecipanti saranno accolti ed accompagnati da esperti LIPU ad osservare gli ambienti e gli animali che abitano una delle più importanti zone umide del Mediterraneo con particolare attenzione per gli uccelli migratori. Eurobirdwatch 2007 ha il patrocinio del Ministero Tutela Ambiente Territorio e del Mare, di Federparchi (l’associazione che riunisce 160 organismi di gestione delle aree protette in Italia) e del Corpo Forestale dello Stato, che partecipa all’evento con numerose riserve naturali che gestisce sul territorio nazionale. L’EuroBirdwatch, coordinato da BirdLife International, la più grande rete mondiale di associazioni per la tutela della natura e degli uccelli selvatici (LIPU è il rappresentante italiano), prevede il coinvolgimento di tutti i partecipanti che registreranno su apposite schede gli uccelli selvatici avvistati. Tali schede verranno inviate, tramite i coordinatori delle singole escursioni, a BirdLife International per un conteggio complessivo a livello europeo. L’operazione fornirà dettagli sulla migrazione degli uccelli (quanti individui e quali specie solcheranno in quei giorni i cieli d’Europa) e inoltre ci dirà molte cose sullo stato di salute della natura nel nostro Paese, in quanto gli uccelli selvatici sono efficaci e riconosciuti indicatori della qualità dell’ambiente che ci circonda. “Il pubblico partecipante, - sottolinea la LIPU -  potrà così ammirare la bellezza degli uccelli selvatici direttamente nel loro ambiente naturale e conoscere da vicino lo straordinario fenomeno della migrazione, che vede milioni di uccelli selvatici lasciare ogni anno in autunno l’Europa diretti verso aree più calde dove passare l’inverno”. Quest’anno l’EuroBirdwatch è  dedicato agli uccelli migratori e al loro habitat. La migrazione autunnale degli uccelli, che a centinaia di milioni si spostano da un continente all’altro, la presenza di specie rare e le grandi concentrazioni offriranno spunti eccezionali: in Italia saranno ancora visibili i migratori in partenza per l’Africa, come il Falco della regina, l’Airone rosso, il Lodolaio e l’Usignolo, ma anche tanti animali che nel nostro Paese si fermano a svernare. All’EuroBirdwatch del 2006 parteciparono in Europa quasi 50mila persone, impegnate in 1.200 eventi. Oltre due milioni furono gli uccelli osservati in tutta Europa (appartenenti a oltre 250 specie) di cui 103mila in Italia (176 specie). L’elenco completo degli eventi è pubblicato sul sito Internet www.lipu.it .

PER INFORMAZIONI sull’evento in Capitanata:  E-mail lipu.fg@tin.it

 LIPU - Sezione prov.le - Foggia, 3 ottobre ’07

SODDISFAZIONE DI LEGAMBIENTE, LIPU E WWF PER IL NO DELLA REGIONE ALLA CENTRALE DI FOGGIA

ALTRI INTERROGATIVI  RELATIVI ALL’ASSALTO DELLE CENTRALI

Legambiente, LIPU e WWF di Foggia prendono atto con soddisfazione del NO della Regione Puglia alla centrale a gas all’Incoronata ed  evidenziano la loro piena sintonia con l’assessore all’Ecologia Michele Losappio  che ritiene la centrale incoerente con il piano energetico regionale in dirittura di arrivo, sottolinea un forte avanzo nel saldo regionale fra produzione e consumo di energia e spiega che le nuove centrali a turbogas aggravano comunque i livelli di inquinamento e pertanto  sono realizzabili solo se sostituiscono preesistenti centrali termoelettriche tradizionali o a carbone. Piena corrispondenza dunque con le posizioni espresse dalle associazioni ambientaliste nei giorni scorsi. Anche la motivazione regionale del  rifiuto alla centrale per l’assenza del Piano energetico regionale è condivisa dalle Associazioni che avevano, infatti, sottolineato il gran numero d’impianti previsti in provincia di Foggia con le negative conseguenze sull’ambiente  e sullo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio. A margine della questione, Legambiente, LIPU e WWF si chiedono a questo punto: perché da noi? Perché le grandi Società produttrici trovano convenienti i centri della nostra provincia, per lo più a vocazione agricola e turistica? Con la recente liberalizzazione del mercato, l’energia diventa una “pura attività produttiva” da realizzare, pertanto, dove è più conveniente e da vendere in località anche molto distanti dal luogo di produzione. Nel nord Italia l’urbanizzazione del territorio è molto spinta e, soprattutto, l’insediamento d’impianti insalubri e/o pericolosi trova notevoli resistenze da parte delle Comunità locali che, per un progressivo processo di maturazione culturale, favorito anche da esperienze drammatiche vissute sulla propria pelle, sono oggi più attente alla difesa della salute e dell’ambiente.  Con le nostre Amministrazioni locali, le grosse aziende produttrici, osservano le Associazioni, spesso si trovano ad agire in una posizione di forza. Si tratta di realtà locali che, il più delle volte, non hanno gli strumenti e le strutture tecniche adeguate per giudicare le valutazioni ambientali prospettate dalle stesse Ditte costruttrici. Di frequente sono comunità economicamente deboli e pertanto più sensibili al “miraggio occupazionale”. A questo proposito, osservano le Associazioni, non va dimenticato che gli impianti di tali centrali sono notevolmente automatizzati con la conseguenza che richiedono poca manodopera e tecnici altamente specializzati. Ci si chiede: quanti di questi saranno realmente disponibili in loco? Il rischio concreto è, pertanto, che le nostre Amministrazioni locali, magari nel nome di un superato concetto di sviluppo, sacrifichino la sicurezza pubblica per pochi posti di lavoro, spesso precari e mal pagati. Anche la "preziosa" dote economica proposta in termini di compensazione ambientale - 1 mln di euro all'anno - và letta in relazione ai circa 220 milioni di euro lordi annui che verrebbero incassati dalla vendita di energia. In ogni caso, per Legambiente, LIPU e WWF, le decisioni su tali grossi impianti non possono essere di competenza del singolo comune: l’aria, ad esempio, non ha confine. Peraltro, lasciando il potere decisionale su queste centrali al singolo comune, si è completamente esposti al ricatto delle società produttrici: se un comune non è d’accordo, si va ad installare in quello a pochi chilometri di distanza. Le decisioni devono, pertanto, riguardare tutti i comuni e rientrare nell’ambito di un Piano Energetico Provinciale e Regionale e, in caso d’impianti vicini, sottoposti ad una VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Foggia, 19.12.06          Legambiente Foggia          LIPU Foggia          WWF Foggia

LEA: È ORA DI FARE CHIAREZZA

Italia Nostra, Legambiente, LIPU,  WWF chiedono un confronto con la Provincia di Foggia

Desta non poche perplessità nelle associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente, LIPU, e WWF di Foggia,  il “balletto” sulla gestione del LEA, Laboratorio di Educazione Ambientale della Provincia di Foggia.

Questa struttura, già al centro di polemiche tra l’Ente Provincia ed Aforis, è stata oggetto di un bando pubblico per un nuovo affidamento della gestione. Se l’intenzione era quella di dare trasparenza, pluralismo e nuovo vigore al LEA, ora, quasi alla scadenza dei termini e senza alcuna motivazione ufficiale, il bando viene ritirato. Il timore dell’ennesima operazione di acquisizione di potere con manovre clientelari di affidamento diretto e la “sistemazione” di qualche unità lavorativa, appare fondato. Eppure il LEA rappresenta un luogo di formazione, discussione, educazione e mediazione per i diversi soggetti che agiscono sul territorio, dalle scuole alle associazioni, dagli enti pubblici agli operatori economici privati. Il suo mandato è quello di diffondere una nuova cultura ambientale e di rendere praticabili modelli e stili di vita sostenibili, promuovendo e sostenendo la partecipazione della cittadinanza attiva. Un compito non facile, che richiede professionalità e competenze che non si inventano dall’oggi al domani. Sebbene un Ente pubblico abbia la facoltà di gestire in proprio strutture di questo genere, le modalità rocambolesche con cui la Provincia approda a tale decisione preoccupano non poco. Un gretto approccio alla delicata materia dell’Educazione Ambientale, che tradisce un’impostazione semplicistica e poco lungimirante anche per le più impegnative politiche ambientali della nostra Provincia. Non a caso siamo agli ultimi posti delle graduatorie nazionali in tema di ambiente e qualità della vita. Un costo sociale che oggi è pagato da tutti i cittadini che potrebbero presentare il conto a chi ha la responsabilità di operare scelte e prendere decisioni. Pertanto, per tutto quanto accaduto, le Associazioni Ambientaliste impegnano l’Amministrazione Provinciale, nella persona del suo Presidente, ad un confronto aperto affinché sia riconosciuto e  sancito a pieno titolo, anche nell’ambito del LEA, il ruolo che esse svolgono in materia di educazione e sensibilizzazione ambientale.  Foggia, 02.02.05 Italia Nostra     Legambiente    LIPU   WWF    -   Sezioni  di  Foggia 

2 E 3 OTTOBRE 2004: GIORNATE MONDIALI DEL BIRDWATCHING

IN ITALIA LA LIPU PROPONE AL PUBBLICO LE AREE NATURALI DEL PAESE

Domenica 3 Ottobre 2004 Giornata mondiale del birdwatching in Capitanata

"Se il Signore avesse conosciuto questa piana di Puglia, luce dei miei occhi, si sarebbe fermato a vivere qui" - Federico II di Svevia

Amati dalla vita, odiati dall’uomo... Meta di grandi uomini come Federico II ma tanto odiati e distrutti da uomini piccoli.

“Isole d’acqua in un mare di terra”, paludi, stagni o specchi di acqua naturali, permanenti o temporanei  costituiscono un ambiente di grande rilievo ecologico in cui la varietà di specie supera qualsiasi altro ambiente naturale.

Tra le specie animali  presenti, molte sono legate alle zone umide, pensiamo ad esempio alle popolazioni di insetti e agli anfibi. Per moltissimi uccelli sono insostituibili zone di nidificazione, mentre per altri sono territori di alimentazione. E’ noto l'importante ruolo che le zone umide hanno come stazioni di passaggio nelle rotte degli uccelli migratori. Tale valore naturalistico che travalica i confini delle singole nazioni, facendo delle zone umide una risorsa d'importanza internazionale, ha trovato riconoscimento nella Convenzione di Ramsar (1971) che impegna i Paesi firmatari, tra cui l'Italia, a tutelare questi ambienti. Insieme ai volontari della LIPU passeremo una entusiasmante giornata a contatto con la natura e i suoi abitanti visitando gli ambienti umidi di Capitanata per scoprire cosa si fa per proteggere questi ambienti sempre più rari e accompagnati da coloro che sono in prima fila nella lotta per la loro conservazione. PROGRAMMA: h. 9.30 appuntamento presso l’ingresso dell’Oasi “LAGO SALSO” (S.S. 159 Manfredonia-Margherita di S. al km. 7,7) escursione nell’Oasi e visita del Centro di riproduzione del Gobbo rugginoso visita alla Riserva delle Saline di Margherita di Savoia h. 14.00 pranzo a sacco nelle aree attrezzate da portare con se: Binocolo, abbigliamento comodo e adatto alla stagione in corso, macchina fotografica/videocamera, taccuino per gli appunti, … una bottiglia d’acqua e un buon panino! contatti:     LIPU tel. ..........   o .......... www.lipucapitanata.it       mail: lipu.fg@tin.it Foggia, 30 settembre 2004