LIPU: “L’OBIETTIVO E’ EVITARE L’ESTINZIONE DELLA SPECIE”
Il progetto è della LIPU e del CERM, con finanziamento della Provincia di Taranto.
Due esemplari su tre sono già partiti per la migrazione.
Avvistato in Puglia il capovaccaio Arianna, liberato quattro anni fa nell’oasi pugliese e migrato nel Mali, in Africa
Tre giovani esemplari di capovaccaio, un avvoltoio che in Italia è gravemente minacciato di estinzione, sono stati liberati nei giorni scorsi nello splendido scenario dell’Oasi LIPU Gravina di Laterza, grazie a un progetto della
LIPU-BirdLife Italia e del
CERM (Centro Rapaci Minacciati) di Rocchette di Fazio (GR), diretto da Guido Ceccolini.
Il delicato progetto ha potuto contare su un contributo dalla
Provincia di Taranto,
Assessorato Ambiente e Aree Protette, presso cui è anche l'Ente Gestore del
Parco Regionale Terra delle Gravine, in cui ricade l'Oasi, e ha ricevuto il
patrocinio dell'Ufficio Parchi della
Regione Puglia.
Due esemplari su tre hanno già lasciato l’Oasi per intraprendere il lungo viaggio migratorio verso l’Africa. E a dare man forte al progetto che aiuta questa specie in grave difficoltà arriva la notizia che
Arianna, il
![Arianna con radio Arianna con radio](https://www.lipucapitanata.it/wp-content/uploads/2010/09/Arianna-con-radio-300x200.jpg)
capovaccaio liberato nel 2006 all’Oasi LIPU Gravina di Laterza, è stata individuata quest’estate tra la Puglia e la Basilicata, dopo essersi recata nel Mali a svernare il primo anno e dopo vari spostamenti migratori tra Nordafrica e Sahel, a Sud del Sahara, negli anni successivi. Arianna, che in questi giorni sta volando verso l’Africa dove trascorrerà l’inverno, è stata osservata e filmata da Matteo Visceglia, ornitologo di Matera: lo straordinario evento è visibile su You Tube alla pagina
www.youtube.com/watch?v=vCUjHifBjmk
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Dopo tre o quattro anni passati in Africa – spiega
Marco Gustin, responsabile specie e ricerca LIPU -
questi animali ritornano verso il quinto anno di vita nei luoghi di origine, nel Mediterraneo, per nidificare.
Lo scopo di questo progetto è quello di ricostituire nel tempo , dopo vari rilasci, una popolazione importante che impedisca a questa specie di estinguersi>>.
Dei tre giovani capovaccai liberati,
Sirio e
Teo sono nati da una coppia che si riproduce nel CERM, mentre
Brandy è nato da una coppia del Parco zoologico e botanico di Jerez de la Frontera (Andalusia, Spagna) che lo ha donato all’Italia per contribuire al programma di ripopolamento in natura.
Nati nello scorso mese di maggio, i capovaccai hanno trovato nell’Oasi LIPU, spettacolare canyon nei pressi di Laterza, in provincia di Taranto, l’ambiente ideale per muovere i primi voli in libertà per poi prepararsi al viaggio migratorio.
Per i capovaccai è stato utilizzato il metodo Hacking: gli animali sono stati ospitati nei primi giorni all’interno di una cavità di una delle pareti di roccia presenti nell’oasi, e riforniti di acqua e cibo dai ricercatori. Una rete li ha trattenuti all’interno della cavità fino a quando, tolta la protezione, i giovani capovaccai hanno iniziato a spiccare in autonomia i primi voli. Per seguire il loro viaggio e ottenere dati costanti sulla loro posizione, Teo e Brandy sono stati dotati di radio satellitare di soli 25 grammi, un dispositivo in grado di fornire informazioni ai ricercatori anche per cinque o sei anni grazie a una cellula fotovoltaica che alimenta costantemente la batteria. Per questi uccelli è fondamentale aggregarsi ad altri capovaccai adulti, preziosi compagni di viaggio che li condurranno con loro attraverso il Mediterraneo fino all’Africa sub sahariana.
I rilasci di capovaccai, specie ridotta in italia ormai a sole sette coppie, sono cominciati nel 2004 con la liberazione del capovaccaio Laerte, seguita nel 2005 da Ali e Turchino. Nel 2006 fu rilasciato il capovaccaio Arianna: questo esemplare è stato rintracciato quest’anno nella zona tra Puglia e Basilicata, proprio grazie ai dati trasmessi dalla radio satellitare che gli fu applicata al momento della liberazione. Con questi tre esemplari salgono a
![159618 159618](https://www.lipucapitanata.it/wp-content/uploads/2010/09/159618-300x169.jpg)
12 i giovani capovaccai sinora liberati in Italia.
Grazie a questa tecnologia, si è potuto studiare il tragitto migratorio di questo esemplare, che è poi comune a tutta la popolazione italiana di capovaccaio: partito a fine agosto 2006 dall’Oasi LIPU Gravina di Laterza, l’animale ha percorso 4mila chilometri fino al Mali, paese africano a Sud del Sahara. La radio ha trasmesso ai ricercatori gli spostamenti effettuati da Arianna negli anni successivi fino a quest’anno, quando ne è stata accertata la presenza in Puglia (dettagli su
www.capovaccaio.it). Nei giorni scorsi Arianna era segnalata tra l’isola di Marettimo (Egadi) e Capo Bon in Tunisia, impegnata nella migrazione verso l’Africa.
LIPU-BirdLife Italia - 1° settembre 2010