AMBIENTE: NATI 30 GRILLAI, SPECIE RARA, DAI NIDI ARTIFICIALI TRA PUGLIA E BASILICATA

  GRAZIE AL PROGETTO LIPU IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI GRAVINA IN PUGLIA (BA) E FINANZIATO DALLA FONDAZIONE PERETTI Il Grillaio, piccolo rapace, è una specie minacciata di estinzione a livello globale 4 aprile 2008 - Trenta piccoli di Grillaio, una specie rara a rischio di estinzione, nati grazie a nidi artificiali. E’ positivo il bilancio LIPU a un anno dal lancio del progetto “Una casa per il Grillaio”, realizzato dalla LIPU-BirdLife Italia con il finanziamento della Fondazione Peretti e la collaborazione del Comune di Gravina in Puglia (BA). Con 200 nidi in legno installati tra febbraio e marzo 2007 in alcuni centri abitati dell’Alta Murgia, tra Puglia e Basilicata, metà dei quali a Gravina in Puglia e gli altri ad Altamura, Acquaviva delle Fonti, Cassano e Laterza, il progetto si pone l’obiettivo di aiutare la nidificazione del Grillaio, un piccolo rapace minacciato di estinzione a livello mondiale (e classificato “SPEC 1” da BirdLife International, la rete mondiale di associazioni di cui LIPU è rappresentante in Italia) che nel nostro Paese è migratore e nidificante. Nel complesso, sono stati 16 i nidi artificiali utilizzati dal Grillaio per portare a termine la nidificazione, equivalenti all’8% dei nidi artificiali installati. Un buon risultato – sottolinea la LIPU – destinato a migliorare in modo decisivo nei prossimi due o tre anni: si prevede, in base a precedenti esperienze, un 30-40% di nidi occupati al secondo anno, e un 60% al terzo anno. Oltre ai 16 nidi artificiali utilizzati con successo, 22 sono stati quelli occupati ma poi abbandonati durante le prime fasi della riproduzione e 39 quelli solo visitati. <<Secondo le osservazioni effettuate – dichiara Marco Gustin, Responsabile Specie e ricerca LIPU -  ogni singola nidificazione ha portato alla nascita in media di due pulli. Abbiamo inoltre appurato come i nidi artificiali in legno rappresentino un’azione di conservazione efficace nel limitare la scomparsa dei siti di nidificazione del Grillaio e che possono essere utilizzati con successo nelle situazioni in cui occorra intervenire rapidamente, come ad esempio sugli edifici in ristrutturazione>> Nei centri abitati il Grillaio soffre infatti della riduzione dei luoghi adatti alla nidificazione a causa degli interventi per impedire l’accesso negli edifici del colombo domestico e della ristrutturazione degli edifici storici e delle chiese, che avevano rappresentato per anni un rifugio ideale per costruire il nido. Per trovare cibo il Grillaio frequenta la steppa (pseudosteppa mediterranea), un habitat largamente presente nell’area e che, soprattutto in prossimità delle colonie di nidificazione, rappresenta un ambiente chiave per la conservazione della specie.. <<Per molte specie rare – dichiara Claudio Celada, Direttore Area Conservazione Natura LIPUgli interventi diretti di conservazione riescono a invertire la tendenza al declino. Certo è che per tutelarle risulta fondamentale la salvaguardia dell’habitat, che nel caso del Grillaio continua a essere minacciato da spietramenti finalizzati a creare nuovi spazi per l’agricoltura>>. La popolazione di Grillaio del comprensorio delle gravine dell’arco ionico, all’interno delle quali ricadono i centri abitati rappresentati dal progetto, rappresenta - pur essendo calata in modo drastico rispetto a quella nota intorno al 1950 - il 25% della popolazione italiana della specie e il 4% delle popolazione europea. Nell’area appulo-lucana il Grillaio è presente con 8-12mila individui, osservati ai dormitori notturni nel periodo post- riproduttivo. Di grande spicco è la colonia di Grillaio a Matera, che con oltre 1.000 coppie nidificanti rappresenta la maggiore colonia in Italia e in Europa. A livello europeo il Grillaio conta tra le 25mila e le 42mila coppie, di cui tra le 12 e le 20mila in Spagna e tra le 3.600 e le 3.800 in Italia. Drammatico il declino europeo dagli anni Cinquanta ad oggi: il Grillaio è in calo ovunque ed è scomparso nella regione degli Urali in Russia e nel Kazakhistan. Anche in Africa, continente dove il Grillaio sverna, il calo è stato drastico: -50%, con non più di 50/60mila individui ancora attualmente svernati. 04 aprile 2008               Ufficio Stampa       LIPU-BIRDLIFE ITALIA