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GIORNATA MONDIALE AMBIENTE: PRESENTATI OGGI A GRAVINA IN PUGLIA (BA) I RISULTATI DEL PROGETTO “UNA CASA PER IL GRILLAIO”

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REALIZZATO DALLA LIPU , CON LA FONDAZIONE PERETTI E LA COLLABORAZIONE DEL COMUNE DI GRAVINA IN PUGLIA.

Quest’anno l’occupazione dei nidi artificiali passerà dall’8% del 2007 al 20%

Si è tenuta questa mattina presso la scuola media Don Eustachio Montemurro, a Gravina in Puglia (BA), la presentazione dei risultati del progetto “Una casa per il Grillaio”, realizzato dalla LIPU-BirdLife Italia con il finanziamento della Fondazione Peretti e la collaborazione del Comune di Gravina in Puglia.

La mattinata ha visto la consegna dei premi del concorso “Una casa per il Grillaio”, un’iniziativa con la quale i ragazzi della scuola hanno realizzato, dopo una serie di incontri con gli operatori LIPU, una campagna di comunicazione sul Grillaio. Il primo premio è stato assegnato a Olga Tucci e Maria Pia Capriolo della classe 2° D della scuola Don Montemurro, che hanno realizzato un colorato portalettere/portamessaggi in cartoncino.

Tutti i lavori realizzati sono confluiti in una mostra, affiancata dai pannelli della LIPU, che descrivono la vita del Grillaio, il suo habitat, le minacce che ne insidiano la sopravvivenza.  Il Preside della scuola Matteo Fusilli è intervenuto con parole di apprezzamento verso l’iniziativa e ha invitato i ragazzi a continuare a coltivare il rispetto per la natura.

Il progetto prevedeva inoltre la realizzazione di due pubblicazioni, che sono state presentate durante la mattinata: “Il Grillaio, una specie globalmente minacciata”, un report sulla presenza del Grillaio nelle gravine pugliesi, e “Il Grillaio, un amico di città”, quest’ultima interamente dedicata ai lavori realizzati dai ragazzi della scuola Don Montemurro.

Pino Giglio, coordinatore locale “Una casa per il grillaio” e Filippo Bellini della LIPU hanno di seguito presentato i risultati del progetto. Nel 2007, tra febbraio e marzo 2007, la LIPU ha installato 200 nidi in legno in alcuni centri abitati dell’Alta Murgia, tra Puglia e Basilicata, metà dei quali a Gravina in Puglia e gli altri ad Altamura, Acquaviva delle Fonti, Cassano e Laterza, Nel complesso, sono stati 16 i nidi artificiali utilizzati dal Grillaio per terminare la nidificazione, pari all’8% dei nidi totali installati. “Secondo i primi controlli effettuati durante l’inizio della nidificazione 2008 – ha spiegato Pino Giglio – la percentuale di occupazione dei nidi salirà quest’anno al 20%, mentre l’anno prossimo prevediamo un ulteriore aumento, pari al 60% del totale dei nidi installati”.

La popolazione di Grillaio del comprensorio delle gravine dell’arco ionico, all’interno delle quali ricadono i centri abitati rappresentati dal progetto, rappresenta il 25% della popolazione italiana della specie e il 4% di quella europea.

Nei centri abitati il Grillaio soffre della riduzione dei luoghi adatti alla nidificazione a causa degli interventi per impedire l’accesso negli edifici del colombo domestico e della ristrutturazione degli edifici storici e delle chiese, che avevano rappresentato per anni un rifugio ideale per costruire il nido. Per trovare cibo il Grillaio frequenta la steppa (pseudosteppa mediterranea), un habitat largamente presente nell’area e che, soprattutto in prossimità delle colonie di nidificazione, rappresenta un ambiente chiave per la conservazione della specie. Nell’area appulo-lucana il Grillaio è presente con 8-12mila individui, osservati ai dormitori notturni nel periodo post- riproduttivo. Di grande spicco è la colonia di Grillaio a Matera, che con oltre 1.000 coppie nidificanti rappresenta la maggiore colonia in Italia e in Europa. A livello europeo il Grillaio conta tra le 25mila e le 42mila coppie, di cui tra le 12 e le 20mila in Spagna e 3.600-3.800 in Italia.

5 giugno 2008              Ufficio Stampa    LIPU-BIRDLIFE ITALIA

AMBIENTE: NATI 30 GRILLAI, SPECIE RARA, DAI NIDI ARTIFICIALI TRA PUGLIA E BASILICATA

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GRAZIE AL PROGETTO LIPU IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI GRAVINA IN PUGLIA (BA) E FINANZIATO DALLA FONDAZIONE PERETTI

Il Grillaio, piccolo rapace, è una specie minacciata di estinzione a livello globale

4 aprile 2008Trenta piccoli di Grillaio, una specie rara a rischio di estinzione, nati grazie a nidi artificiali. E’ positivo il bilancio LIPU a un anno dal lancio del progetto “Una casa per il Grillaio”, realizzato dalla LIPU-BirdLife Italia con il finanziamento della Fondazione Peretti e la collaborazione del Comune di Gravina in Puglia (BA).

Con 200 nidi in legno installati tra febbraio e marzo 2007 in alcuni centri abitati dell’Alta Murgia, tra Puglia e Basilicata, metà dei quali a Gravina in Puglia e gli altri ad Altamura, Acquaviva delle Fonti, Cassano e Laterza, il progetto si pone l’obiettivo di aiutare la nidificazione del Grillaio, un piccolo rapace minacciato di estinzione a livello mondiale (e classificato “SPEC 1” da BirdLife International, la rete mondiale di associazioni di cui LIPU è rappresentante in Italia) che nel nostro Paese è migratore e nidificante.

Nel complesso, sono stati 16 i nidi artificiali utilizzati dal Grillaio per portare a termine la nidificazione, equivalenti all’8% dei nidi artificiali installati. Un buon risultato – sottolinea la LIPU – destinato a migliorare in modo decisivo nei prossimi due o tre anni: si prevede, in base a precedenti esperienze, un 30-40% di nidi occupati al secondo anno, e un 60% al terzo anno. Oltre ai 16 nidi artificiali utilizzati con successo, 22 sono stati quelli occupati ma poi abbandonati durante le prime fasi della riproduzione e 39 quelli solo visitati.

<<Secondo le osservazioni effettuate – dichiara Marco Gustin, Responsabile Specie e ricerca LIPU –  ogni singola nidificazione ha portato alla nascita in media di due pulli. Abbiamo inoltre appurato come i nidi artificiali in legno rappresentino un’azione di conservazione efficace nel limitare la scomparsa dei siti di nidificazione del Grillaio e che possono essere utilizzati con successo nelle situazioni in cui occorra intervenire rapidamente, come ad esempio sugli edifici in ristrutturazione>>

Nei centri abitati il Grillaio soffre infatti della riduzione dei luoghi adatti alla nidificazione a causa degli interventi per impedire l’accesso negli edifici del colombo domestico e della ristrutturazione degli edifici storici e delle chiese, che avevano rappresentato per anni un rifugio ideale per costruire il nido. Per trovare cibo il Grillaio frequenta la steppa (pseudosteppa mediterranea), un habitat largamente presente nell’area e che, soprattutto in prossimità delle colonie di nidificazione, rappresenta un ambiente chiave per la conservazione della specie..

<<Per molte specie rare – dichiara Claudio Celada, Direttore Area Conservazione Natura LIPUgli interventi diretti di conservazione riescono a invertire la tendenza al declino. Certo è che per tutelarle risulta fondamentale la salvaguardia dell’habitat, che nel caso del Grillaio continua a essere minacciato da spietramenti finalizzati a creare nuovi spazi per l’agricoltura>>.

La popolazione di Grillaio del comprensorio delle gravine dell’arco ionico, all’interno delle quali ricadono i centri abitati rappresentati dal progetto, rappresenta – pur essendo calata in modo drastico rispetto a quella nota intorno al 1950 – il 25% della popolazione italiana della specie e il 4% delle popolazione europea.

Nell’area appulo-lucana il Grillaio è presente con 8-12mila individui, osservati ai dormitori notturni nel periodo post- riproduttivo. Di grande spicco è la colonia di Grillaio a Matera, che con oltre 1.000 coppie nidificanti rappresenta la maggiore colonia in Italia e in Europa.

A livello europeo il Grillaio conta tra le 25mila e le 42mila coppie, di cui tra le 12 e le 20mila in Spagna e tra le 3.600 e le 3.800 in Italia. Drammatico il declino europeo dagli anni Cinquanta ad oggi: il Grillaio è in calo ovunque ed è scomparso nella regione degli Urali in Russia e nel Kazakhistan. Anche in Africa, continente dove il Grillaio sverna, il calo è stato drastico: -50%, con non più di 50/60mila individui ancora attualmente svernati.

04 aprile 2008               Ufficio Stampa       LIPU-BIRDLIFE ITALIA

AMBIENTE: PUGLIA TERRA DI RAPACI. PUBBLICATO STUDIO COORDINATO DALLA LIPU NELL’AMBITO DEL POR PUGLIA 2000-2006.

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L’AREA DELLE GRAVINE PREZIOSA PER LA TUTELA  DI SPECIE MINACCIATE COME NIBBIO REALE, GRILLAIO E CAPOVACCAIO
La presentazione dei risultati è avvenuta oggi a Laterza (TA)

L’estesa Zona di Protezione Speciale  (ZPS) delle “Gravine”, in provincia di Taranto, si conferma di fondamentale importanza per la conservazione di alcune specie di rapaci rare e minacciate di estinzione in Puglia come Nibbio reale e Grillaio, e per il fatto di ospitare l’unica coppia di Capovaccaio dell’intera regione Puglia. Problemi invece per la riproduzione di Lanario e Biancone, che soffrono l’impatto antropico sui siti di riproduzione.

Sono stati pubblicati i risultati del monitoraggio “L’avifauna di interesse comunitario delle gravine ioniche”, presentata oggi a Laterza (TA) e coordinata dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) e dal Comune di Laterza nell’ambito del progetto regionale “POR Puglia 2000-2006”.

La ricerca, i cui dati sono stati raccolti nel periodo 2004-2007, ha evidenziato l’importanza degli oltre 40mila ettari della ZPS delle gravine: il 50% delle coppie di Nibbio reale (2 coppie) presenti nell’intera Puglia si è infatti insediata in quest’area, così come il 100% di Capovaccaio (1 coppia), il 25% di Biancone (2-3 coppie), il 15% di Grillaio (circa 300 coppie) e Lanario (3 coppie). Mentre per Grillaio e Nibbio reale si può parlare di buoni risultati e di un aumento delle coppie riproduttive, per Lanario e Biancone i monitoraggi hanno accertato un basso successo riproduttivo e una bassa densità di coppie, dovuti con tutta probabilità all’impatto antropico sui siti riproduttivi.

Per quanto riguarda il Capovaccaio, l’Oasi LIPU Gravina di Laterza è stata in questi anni una tappa fondamentale del “progetto Capovaccaio”: proprio qui, all’interno del canyon dell’Oasi, sei esemplari di questa rara specie, nati in cattività  nel centro di Semproniano a Grosseto, sono stati rilasciati con successo in natura a partire dal 2004. Alcuni di essi, grazie all’utilizzo del satellitare, sono migrati a Sud. Un soggetto attualmente sverna in Mali, in Africa, mentre un altro esemplare è presente in Sicilia.
Altra specie di grande rilievo è il Grillaio, specie globalmente minacciata di estinzione: tra il 2004 e il 2007 le coppie sono cresciute, comprendendo la città di Matera, Laterza e altri centri abitati, dalle 8-900 fino a 1.200-1.400 (in gran parte nella città di Matera), pari al 25% della popolazione nazionale e al 4% di quella europea. Tra le altre specie di rapaci presenti nelle gravine, sono state monitorati anche l’Assiolo, la Civetta, il Gufo comune e il Barbagianni, mentre un quadro in coraggiante è stato delineato per il Gufo reale, la cui stima di popolazione ammonta a 10 coppie riproduttive.
“Per migliorare la conservazione delle specie di uccelli – dichiara Marco Gustin, Responsabile Specie e Ricerca LIPU e co-autore del volume – occorre innanzitutto realizzare un piano di gestione della Zona di protezione Speciale delle Gravine, poi proseguire e implementare il  monitoraggio delle specie, e infine realizzare azioni di conservazione per gli ambienti pseudosteppici, fondamentali per specie prioritarie come il Grillaio”.

Durante lo studio triennale coordinato dalla LIPU sono state rilevate nelle gravine e nelle vicine Murge 92 specie di cui 60 passeriformi, 37 delle quali come “Spec”, ossia specie in declino. Specie importanti rilevate sono state l’Occhione e la Calandra.
Con quasi 500mila ettari di aree importanti per gli uccelli (IBA, Important bird areas), cui si aggiungono altri 40mila ettari di mare, la Puglia si conferma dunque un territorio importante per la tutela dei rapaci ma anche di altre specie. Dai Monti della Daunia alle Isole Tremiti, dalle Murge alle Gravine, dall’isola di Sant’Andrea a Le Cesine, dalla costa tra Capo d’Otranto e Capo di Santa Maria di Leuca, e infine il promontorio del Gargano e le zone umide della Capitanata.

9 febbraio 2008           Ufficio Stampa   LIPU-BIRDLIFE ITALIA

PARTITO IL PROGETTO LIPU SUL FALCO GRILLAIO FINANZIATO DALLA FONDAZIONE NANDO PERETTI.

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DUECENTO NIDI ARTIFICIALI POSIZIONATI NEI CENTRI URBANI DELL’ALTA MURGIA, TRA PUGLIA E BASILICATA, PER FACILITARE LA NIDIFICAZIONE DELLA SPECIE

Duecento nidi artificiali per favorire la nidificazione del Grillaio, il coinvolgimento delle scuole in un grande progetto di educazione ambientale, una mostra itinerante per sensibilizzare la popolazione al rispetto della specie. E’ quanto prevede il progetto “Una casa per il Grillaio”, finanziato dalla Fondazione Nando Peretti e messo a punto dalla LIPU-BirdLife Italia in collaborazione con il Comune di Gravina in Puglia (BA).

L’obiettivo del progetto, che coinvolge alcuni centri abitati dell’Alta Murgia, tra Puglia e Basilicata, è quello di salvaguardare la nidificazione del Grillaio, un rapace migratore minacciato di estinzione a livello mondiale e presente in quest’area del Sud Italia con alcune migliaia di coppie. La scomparsa di cavità adatte alla nidificazione, in particolare nelle abitazioni abbandonate e poi ristrutturate, toglie infatti al Grillaio spazi utili per la nidificazione.

Il progetto, che si concluderà nell’autunno 2007, prevede, oltre al posizionamento dei 200 nidi artificiali, che si concluderà a marzo 2007, il monitoraggio, da parte di ornitologi locali, della popolazione di Grillaio durante la stagione riproduttiva e la verifica del successo riproduttivo all’interno dei nidi di legno. E’ previsto un coinvolgimento delle scuole, che potranno partecipare a un concorso per la creazione di una campagna pubblicitaria a favore del Grillaio. E’ inoltre in programma una mostra itinerante, che toccherà i Comuni delle Murge e che servirà ad avvicinare e sensibilizzare la gente sull’importanza di questa specie. Infine sarà stampato un libro, in 5mila copie, che informerà il pubblico sulle azioni da intraprendere per tutelarlo.

“Abbiamo voluto lanciare un segnale – dichiara Stefano Palumbo, Direttore della Fondazione Nando Peretti  – dimostrando che anche con un piccolo contributo si possono ottenere risultati sostanziali, tangibili nel breve tempo e di ampio respiro, che possono incidere nella conservazione globale dell’ambiente. Un progetto con il quale si può inoltre creare una coscienza ambientale locale, radicata nel territorio, nonché  ripristinare le condizioni ideali affinché il nostro Grillaio continui ad onorare della propria presenza il Sud del nostro Paese”.

“Con questo progetto – spiega Giuliano Tallone, Presidente LIPU-BirdLife Italia – daremo un contributo importante alla salvaguardia di questo piccolo rapace, che proprio nell’area delle Murge concentra gran parte della popolazione italiana. Un lavoro reso possibile grazie alla sensibilità della Fondazione Nando Peretti per la difesa dell’ambiente e della fauna selvatica”.

Con oltre 3.600 coppie, l’Italia ospita la terza popolazione europea di Falco Grillaio, concentrata in gran parte nei centri urbani delle murge appuro-lucane. Il grado di diffusione della specie passa dalle poche coppie di alcuni paesi della provincia di Taranto come Mottola, Castellaneta e Palagianello alle 800 coppie presenti a Matera e Gravina.

L’evento finale del progetto, “Arrivederci Grillaio”, verrà organizzato a Gravina nel mese di Settembre 2007 proprio al centro dell’areale distributivo del Grillaio nelle Murge, poco prima che la specie parta per la migrazione in direzione Africa. Nell’occasione verranno presentati i risultati conseguiti, premiata la scuola vincitrice del concorso ed effettuate visite didattiche sul territorio.

22 febbraio 2007      Ufficio Stampa LIPU – Fondazione NANDO PERETTI