Area protetta Bosco Incoronata e torrente Cervaro. Preoccupazioni degli ambientalisti

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Italia Nostra, Legambiente, LIPU, WWF, VAS esprimono perplessità e preoccupazioni in ordine al governo del territorio.

Si è tenuto in data odierna (17.12.2004) un incontro tra le Associazioni Ambientaliste (Italia Nostra, Legambiente, LIPU, VAS, WWF), Enti interessati (Regione e altri enti territoriali) e l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Foggia. Quest’ultimo di concerto con altri Enti ha presentato, con l’ausilio dei dei tecnici, il progetto life-natura avanzato alla Unione Europea sul Bosco Incoronata e sul torrente Cervaro, nonchè delle note di indirizzo per l’istituzione di Parco Regionale per lo stesso Bosco Incoronata.

Le associazioni ambientaliste hanno preso atto del progetto “life” inoltrato alla Comunità Europea dall’Amministrazione Comunale di Foggia, quale legittima iniziativa dell’Amministrazione ma hanno evidenziato, tuttavia, che sono mancate le possibilità di fornire preventivamente fattivi contributi per il supporto alla “costruzione” di tale progetto

 Approfittando della volontà concertativa dell’Amministrazione Comunale le Associazioni hanno stigmatizzato l’iniziativa di vendita dei terreni presso la Masseria Giardino appresa di recente dagli organi di stampa. Le stesse hanno evidenziato che tale operazione, per quanto dolorosa ma paragonabile alla vendita “dell’argenteria di famiglia”, in ragione dell’importanza per la futura area protetta, avrebbe potuto, forse, assumere caratteri garantisti per l’interesse collettivo rispetto a quello privatistico. Attraverso le misure finanziarie comunitarie (POR), infatti, si sarebbero potute esplorare ipotesi di accesso a fondi per l’acquisto di detti terreni a cura di Enti pubblici o Associazioni Ambientaliste.

 Nel corso dell’incontro le Associazioni Ambientaliste hanno espresso inoltre forti preoccupazioni, già formalizzate in un articolato esposto a tutti gli organi competenti e per conoscenza alla Unione Europea, per le ipotesi di interventi di sbarramento a monte dei torrenti Cervaro e Carapelle. Ipotesi prive di valutazioni, di confronto e legate a vetuste pianificazioni risalenti al periodo “ex-cassa del mezzogiorno” e che sarebbero fortemente impattanti per i corpi idrici menzionati ma anche per il Bosco Incoronata, per le falde, per le zone umide costiere e per la costa stessa.

A tal proposito le Associazioni hanno chiesto all’Amministrazione Comunale di adoperarsi, quale Ente territoriale sul quale ricadrebbero in parte le conseguenze di tali opere, per l’acquisizione degli elaborati a tutt’oggi sconosciuti e di assumere concrete responsabilità politiche sulla questione nonchè di assumere una posizione critica rispetto a tali progetti, con particolare riferimento alle conseguenze sul Cervaro, ricadente nell’agro comunale.

Medesima istanza è stata espressa anche nei confronti dell’Amministrazione comunale di Manfredonia, per quanto assente all’incontro.

 Nell’ottica evidenziata le Associazioni Ambientaliste hanno espresso ancor più le aspettative per un coinvolgimento concreto e fattivo nella politica di realizzazione e gestione dell’area protetta che dal 1997, anno di individuazione del Parco attraverso la legge regionale di riferimento ma mai istituito, aspetta di concretizzarsi, al di là del progetto life-natura e degli esiti dello stesso.

Le aspettative citate derivano dalla necessità di garantire un ruolo di sinergia ma anche di verifica per la corretta applicazione di una politica che compenetri la visione di tutela e di ecocompatibilità delle attività antropiche, in una visione ampliata di gestione organica a livello di bacino idrografico.

 Ora le Associazioni Ambientaliste si aspettano una concretizzazione di tali aspettative nelle direzioni prospettate.

Foggia, 17.12.2004

Italia Nostra              Legambiente              LIPU              VAS              WWF

ARRESTATO IL PROCESSO DI ISTITUZIONE DELLE NUOVE AREE PROTETTE IN PROVINCIA DI FOGGIA

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La denuncia di Italia Nostra, Legambiente, LIPU e WWF che costituiscono anche un Coordinamento sui problemi ambientali

Si è del tutto arrestato il processo di istituzione delle nuove aree protette in provincia di Foggia, previsto dalla L.R. 19/97.

Trattasi di 4 Parchi regionali: Boschi del Subappennino Dauno settentrionale, Boschi del Subappennino Dauno meridionale, Bosco Incoronata e l’istituzione dell’area protetta Torre Fantine e Bosco Ramitelli.

Individuate le aree, evidenziano le sezioni di Foggia di Italia Nostra, Legambiente, LIPU e WWF,  l’iter burocratico, avviatosi subito dopo il varo della legge regionale grazie all’impegno dell’amministrazione Provinciale, si è arenato, come se si fosse deciso di rinunciarvi del tutto.

Benché l’art. 6 della Legge Regionale 19/97 non assegni competenze dirette alla Provincia nella promozione delle conferenze di servizio per l’istituzione dei Parchi, restando le stesse nell’esclusiva competenza della Regione, le associazioni ambientaliste ritengono che in questo processo l’Amministrazione Provinciale  debba recuperare quel ruolo fondamentale di coordinamento e promozione svolto in prima battuta, in quanto questo ente costituisce la garanzia metodologica per portare a successo l’indicazione di realizzare i nuovi Parchi nella Provincia di Foggia.

In provincia di Foggia, infatti, sono stati realizzati, con il Programma Operativo Plurifondo 1994/1999 della Regione Puglia, studi sistematici ed analitici di carattere ambientale e socio-economico per la definizione e perimetrazione delle aree naturali protette ai sensi della normativa regionale.

Nella convinzione che l’istituzione delle nuove aree naturali rappresenta un obiettivo prioritario ed improcrastinabile, non solo perché le aree in questione sono depositarie di un patrimonio in biodiversità e valenze paesaggistiche difficilmente rintracciabili in altre parti del territorio nazionale, ma anche perché i Parchi costituiscono un’occasione unica di sviluppo sostenibile per le popolazioni locali, Italia Nostra, Legambiente, LIPU e WWF s’impegnano a mettere in campo tutte le azioni opportune per realizzare in tempi ragionevoli questo scopo.

In occasione di questo comune obiettivo  e considerata la necessità di dare maggiore vigore ed efficacia alle operazioni di tutela ambientale, le associazioni Italia Nostra, Legambiente, LIPU e WWF di Foggia hanno anche deciso di costituire un Coordinamento finalizzato a tenere regolari incontri di concertazione per formulare proposte concordi sui principali temi della tutela ambientale del nostro territorio nella logica di una politica comune coerente con i principi ispiratori degli statuti delle quattro associazioni e con l’impegno profuso da decenni su queste tematiche.

Foggia, 10.12.04

Italia Nostra – Legambiente – LIPU – WWF             Sezioni di Foggia

2 E 3 OTTOBRE 2004: GIORNATE MONDIALI DEL BIRDWATCHING

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IN ITALIA LA LIPU PROPONE AL PUBBLICO LE AREE NATURALI DEL PAESE

Domenica 3 Ottobre 2004 Giornata mondiale del birdwatching in Capitanata

Se il Signore avesse conosciuto questa piana di Puglia, luce dei miei occhi, si sarebbe fermato a vivere qui” – Federico II di Svevia

Amati dalla vita, odiati dall’uomo… Meta di grandi uomini come Federico II ma tanto odiati e distrutti da uomini piccoli.

“Isole d’acqua in un mare di terra”, paludi, stagni o specchi di acqua naturali, permanenti o temporanei  costituiscono un ambiente di grande rilievo ecologico in cui la varietà di specie supera qualsiasi altro ambiente naturale.

Tra le specie animali  presenti, molte sono legate alle zone umide, pensiamo ad esempio alle popolazioni di insetti e agli anfibi. Per moltissimi uccelli sono insostituibili zone di nidificazione, mentre per altri sono territori di alimentazione. E’ noto l’importante ruolo che le zone umide hanno come stazioni di passaggio nelle rotte degli uccelli migratori. Tale valore naturalistico che travalica i confini delle singole nazioni, facendo delle zone umide una risorsa d’importanza internazionale, ha trovato riconoscimento nella Convenzione di Ramsar (1971) che impegna i Paesi firmatari, tra cui l’Italia, a tutelare questi ambienti.

Insieme ai volontari della LIPU passeremo una entusiasmante giornata a contatto con la natura e i suoi abitanti visitando gli ambienti umidi di Capitanata per scoprire cosa si fa per proteggere questi ambienti sempre più rari e accompagnati da coloro che sono in prima fila nella lotta per la loro conservazione.

PROGRAMMA:

h. 9.30 appuntamento presso l’ingresso dell’Oasi “LAGO SALSO” (S.S. 159 Manfredonia-Margherita di S. al km. 7,7)

escursione nell’Oasi e visita del Centro di riproduzione del Gobbo rugginoso

visita alla Riserva delle Saline di Margherita di Savoia

h. 14.00 pranzo a sacco nelle aree attrezzate

da portare con se:

Binocolo, abbigliamento comodo e adatto alla stagione in corso, macchina fotografica/videocamera, taccuino per gli appunti, … una bottiglia d’acqua e un buon panino!

contatti:     LIPU tel. ……….   o ……….

www.lipucapitanata.it       mail: lipu.fg@tin.it

Foggia, 30 settembre 2004

FERMO NO DI LIPU E WWF ALLA NUOVA LEGGE REGIONALE SULLA CACCIA

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LA PUGLIA DIVENTERÀ UNA IMMENSA RISERVA DI CACCIA E IL CIMITERO DEGLI UCCELLI D’EUROPA

 Le modifiche alla legge regionale sulla caccia  approvate dal consiglio regionale trasformano di fatto la regione Puglia in un’immensa riserva di caccia.

In base alla nuova legge, infatti, evidenziano LIPU e WWF Puglia, i cacciatori pugliesi potranno liberamente sparare alla fauna migratoria su tutto il territorio regionale.

In ossequio ad un criterio di caccia anarchica e consumistica e alle spinte d’armieri e di lobby di cacciatori senza scrupoli, con la complicità di partiti sulla cui miopia politica c’è da riflettere, la nuova normativa regionale si configura come gravemente illegittima in quanto rappresenta un attacco frontale alla legge nazionale sulla caccia n. 157 del 1992 , violandone alcuni fondamentali principi come quello di “caccia programmata”.

In base a tale principio, infatti, il territorio destinato alla caccia è stato suddiviso in aree denominate Ambiti Territoriali di Caccia. I cacciatori, per esercitare l’attività venatoria, devono iscriversi a tali ATC. La logica sottesa a questa scelta consiste nel voler legare il cacciatore  al proprio territorio, ponendo un freno al cosiddetto nomadismo venatorio cioè a cacciatori che percorrono in lungo ed in largo gli ambienti naturali con effetti devastanti sia per il territorio sia per la fauna che, essendo a loro estranei, ancor di più sono vissuti in un’ottica predatoria.

Dimenticando, osservano LIPU e WWF, volutamente che più vasto ed estraneo è il territorio in cui si può sparare meno responsabile diventa il cacciatore e le raccomandazioni dell’INFS (Istituto Nazionale Fauna Selvatica) di istituire Ambiti Territoriali di ridotta estensione, la nuova legge al contrario, per la caccia alla fauna stanziale, li amplia, facendoli coincidere con l’intero territorio provinciale, riducendoli così da otto a cinque (uno per provincia).

Per la caccia alla fauna migratoria addirittura prevede un unico ambito di caccia coincidente con l’intera regione.

LIPU e WWF evidenziano che né la differenziazione fra fauna stanziale e migratoria né ambiti di caccia di tale estensione sono previsti dalla legge nazionale.

Stupefacenti per le due Associazioni sono le dichiarazioni dell’assessore regionale alla caccia a sostegno di tali scelte “si evita così la concentrazione di cacciatori”.

In realtà, per LIPU e WWF, i cacciatori pugliesi, potendosi invece muovere liberamente, affolleranno le aree dove è presente la selvaggina, esercitando una pressione venatoria incompatibile con la conservazione della fauna e dell’ambiente e tutto ciò anche contro gli interessi dei cacciatori locali.

La nuova normativa aggrava inoltre la pressione venatoria da parte dei cacciatori extraregionali in quanto, in ossequio all’obiettivo di incassare la loro quota di partecipazione, elimina il limite massimo sul loro numero del 4% in ciascun ATC previsto dalla precedente legge.

Un altro aspetto gravissimo della legge, evidenziano ancora LIPU e WWF, è la guerra che dichiara alla fauna migratoria.

La liberalizzazione di tale caccia è giustificata nella Relazione alla legge approvata in base all’osservazione “che non è possibile censire la fauna che arriverà con la migrazione autunnale né le aree che andrà a popolare”. È come dire, osservano LIPU e WWF, che ,siccome non conosco la reale consistenza di questa preziosa risorsa, ne facilito la distruzione.

Anche questa scelta è in totale contrasto con i principi della legge nazionale sulla caccia che ha recepito la direttiva internazionale sulla conservazione degli uccelli selvatici ( CEE n. 409/79 ). Mentre quindi l’Europa ci chiede di contribuire a salvaguardare la sempre più rara e preziosa risorsa ecologica rappresentata dagli uccelli selvatici, il governo regionale, anziché istituire ad esempio “zone di protezione” lungo le rotte di migrazione, compie scelte che trasformeranno sempre di più la Puglia nel cimitero degli uccelli d’Europa.

Inoltre, rilevano LIPU e WWF, considerata l’attuale limitata possibilità di controllo di un territorio di caccia così vasto, chi garantirà che i cacciatori, che si muovono liberamente in Puglia sparando alla selvaggina migratoria, non inseriranno nel proprio carniere anche qualche capo di selvaggina stanziale?

In definitiva, per LIPU e WWF, l’approvazione della legge conferma la politica filovenatoria del governo regionale pugliese ma anche che rispetto alla caccia i politici sembrano perdere ogni buon senso e si sentono particolarmente succubi dei cacciatori. Accade così che la disponibilità e l’apertura, sempre dichiarata, nei confronti delle istanze ambientaliste sia subitamente dimenticata. Diventano, dunque, sottomessi a questa minoranza, ignorando la stragrande maggioranza rappresentata da tutti gli altri cittadini che vorrebbero vedere la nostra fauna ed il nostro ambiente tutelati.

Bari, 26.07.2004                          LIPU Puglia               WWF Puglia

ECCO  COME  HANNO  VOTATO  I  CONSIGLIERI  REGIONALI  SUL  PEGGIORAMENTO  DELLA  NORMATIVA  REGIONALE  VENATORIA  :

  • FITTO  Raffaele (Forza Italia)                                                               SI
  • ALOISI  Vito Leonardo (Forza Italia)                                                 SI
  • BALDASSARRE  Raffaele (Forza Italia)                                              SI
  • BELARDI  Raffaele (Forza Italia)                                                         SI
  • BRIZIO  Simone (Forza Italia)                                                              SI
  • CAMILLI  Fabrizio (Forza Italia)                                                         SI
  • CARRIERI  Mario (Forza Italia)                                                           SI
  • CRASTOLLA  Danilo (Forza Italia)                                                      SI
  • D’AMBROSIO LETTIERI  Luigi (Forza Italia)                                   SI
  • GRECO  Salvatore (Forza Italia)                                                           SI
  • LOPERFIDO  Luigi (Forza Italia)                                                          SI
  • MAZZARACCHIO  Salvatore (Forza Italia)                                        SI
  • MINCUZZI  Mattia (Forza Italia)                                                         SI
  • PALESE  Rocco (Forza Italia)                                                                SI
  • PIROLO  Francesco (Forza Italia)                                                        SI
  • ROLLO  Marcello (Forza Italia)                                                             SI
  • SALINARI  Donato (Forza Italia)                                                         SI
  • SANTANIELLO  Enrico (Forza Italia)                                                 SI
  • PEZZUTO  Marco (Forza Italia)                                                             SI
  • TAGLIENTE  Nicola (Forza Italia)                                                        SI
  • TARQUINIO  Lucio (Forza Italia)                                                         SI
  • ATTANASIO  Tommaso (Alleanza Nazionale)                                  SI
  • CONGEDO  Saverio (Alleanza Nazionale)                                          SI
  • DE CRISTOFARO  Mario (Alleanza Nazionale)                                SI
  • LOSPINUSO  Pietro (Alleanza Nazionale)                                         SI
  • MARINOTTI  Giuseppe (Alleanza Nazionale)                                   SI
  • MARMO  Nicola (Alleanza Nazionale)                                                SI
  • ORLANDO  Vito (Alleanza Nazionale)                                                 SI
  • RUOCCO  Roberto (Alleanza Nazionale)                                             SI
  • SACCOMANNO  Michele (Alleanza Nazionale)                                SI
  • SILVESTRIS  Sergio Paolo Francesco (Alleanza Nazionale)          SI
  • TUNDO  Roberto (Alleanza Nazionale)                                               SI
  • CARROZZO  Gaetano (Democratici di Sinistra)                                SI
  • DIPIETRANGELO  Carmine (Democratici di Sinistra)                     SI
  • FRISULLO  Alessandro (Democratici di Sinistra)                           SI
  • LOIZZO  Mario Cosimo (Democratici di Sinistra)                            SI
  • MANIGLIO  Antonio (Democratici di Sinistra)                                SI
  • MARINO  Leonardo (Democratici di Sinistra)                                  SI
  • MINEO  Luciano (Democratici di Sinistra)                                         SI
  • VENTRICELLI  Michele (Democratici di Sinistra)                                NO
  • CERA  Angelo (UDC)                                                                                      SI
  • COPERTINO  Giovanni (UDC)                                                                     SI
  • MELE  Cosimo (UDC)                                                                                     SI
  • SILVESTRI  Andrea (UDC)                                                                          SI
  • PELILLO  Michele (i Democratici)                                              ASTENUTO
  • SANNICANDRO  Emanuele (I Democratici)                            ASTENUTO
  • FIORENTINO  Tina (Partito Popolare Italiano)                                SI
  • PEPE  Pietro (Partito Popolare Italiano)                                             SI
  • RUSSO  Enzo (Partito Popolare Italiano)                                            SI
  • POTI’  Vittorio (Socialisti Autonomisti)                                               SI
  • TEDESCO  Alberto (Socialisti Autonomisti)                                        SI
  • MAGARELLI  Pantaleo (Cristiano Democratici Uniti)                       SI
  • VALENTE  Giovanni (Comunisti Italiani)                                             SI
  • LOSAPPIO  Michele (Partito Rifondazione Comunista)                        NO
  • SANNICANDRO Arcangelo (Partito Rifondazione Comunista)           NO
  • PISICCHIO  Alfonsino (Rinnovamento Puglia)                                    SI
  • MAFFIONE  Leonardo (UDEUR)                                                               SI
  • LOMELO  Domenico (Verdi)                                                                           NO
  • MADARO  Carlo                                                                                             SI
  • BALDUCCI  Enrico                                                                                         SI

Regione e Provincia sulla Caccia: Fauna selvatica svenduta al potere venatorio

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E’ di pochi giorni fa la notizia del varo da parte della regione Puglia di un Ddl volto a peggiorare la situazione sul territorio: con la scusa di applicare il concetto di “caccia programmata” infatti si esaspera l’aumento della densità venatoria e si favorisce l’accesso di cacciatori esterni alle province di residenza. In altri termini sarà aumentato il numero di cacciatori provenienti da altre regioni che potranno cacciare liberamente nel nostro territorio, con il risultato di aumentare gli incassi in barba alla protezione del patrimonio faunistico e, evidentemente, anche contro gli interessi dei cacciatori locali.

Questo determinerà una ulteriore concentrazione venatoria non già sull’intero territorio agro-pastorale ma più pericolosamente in aree critiche già esposte al rischio di un pesante bracconaggio.

Giova ricordare che una attenta politica di gestione faunistico – venatoria deve farsi interprete del concetto di “caccia programmata”, che rapporta il numero dei cacciatori al territorio e la consistenza del prelievo venatorio, ma lo fa sulla base di censimenti faunistici che non possono essere a pannaggio di una parte in causa come quella venatoria. Tale politica deve anche legare il cacciatore al territorio, allo scopo di evitare la tendenza alla “rapina” faunistica da parte di chi non risiede nello stesso territorio con successivi, costosi e dannosi tentativi di ricostituzione delle popolazioni di animali di interesse venatorio attraverso il continuo drogaggio dei ripopolamenti.

Tale peggioramento normativo, a cui le associazioni ambientaliste si riservano ogni azione di contrasto, non è però l’unico ad affacciarsi sul panorama estivo, notoriamente congeniale a silenziosi colpi di mano!

All’ordine del giorno del Consiglio Provinciale del 30 giugno scorso è comparso un punto, in cui si chiedeva l’innalzamento dal 4 al 20 % della soglia percentuale di cacciatori non residenti che possono essere ammessi da oltre regione. Tale richiesta è anche assurdamente giustificata con la promozione del “turismo” venatorio e delle ricadute economiche sulle zone interessate.

Le associazioni ambientaliste invitano i consiglieri provinciali a sottrarsi a queste prese in giro che mirano solo a favorire l’interesse di alcuni a scapito di un vero interesse collettivo che non può essere certo quello del degrado della risorsa naturalistica.

Il turismo, quello vero, quello culturale che costruisce con le realtà locali e mantiene inalterato il capitale ambientale, ha l’esigenza di destagionalizzare la propria offerta e di arricchirsi con la promozione delle aree interne. Questa esigenza non può essere compromessa da miopi iniziative che vanno in direzione del tutto opposta. Ricordiamo che intere aree sono precluse al turismo naturalistico proprio dalle pratiche venatorie ivi esercitate.

E, assurdamente, i fautori di tali proposte non fanno neanche gli interessi dei cacciatori locali dal momento che la risorsa faunistica viene depauperata da cacciatori d’oltre regione e quindi meno interessati, se pur per motivi non protezionistici, a che tale risorsa si mantenga nel tempo.

Ovviamente anche per tale iniziativa le associazioni si riservano ogni azione ivi compresa quella di informare l’opinione pubblica.

Foggia, 05.07.04

Legambiente Foggia        LIPU  Foggia        VAS   Foggia        WWF  Foggia

ogni giorno salviamo una parte di natura: la Tua